08/09/2013

«SOGNO UNA CHIESA POVERA TRA I POVERI»

2013_09_08_225
Il 'padre' della teologia della liberazione, Gustavo Gutiérrez, e il prefetto dell'ex Sant'Uffizio, monsignor Gerhard Ludwig Müller, in occasione dell'uscita del loro libro "Dalla parte dei poveri. Teologia della liberazione, teologia della chiesa", dialogano sull'attualità del pensiero su Dio che ha caratterizzato il cammino della chiesa sudamericana nell'ultimo quarantennio. In particolare, i due interlocutori - amici di lunga data - riflettono sul potenziale che la fede cristiana riveste, in riferimento alla condizione concreta dei poveri e degli impoveriti di oggi: in tal modo la teologia della liberazione ridiventa feconda non solo per il Sud del mondo ma per l'intera chiesa cattolica, proprio in un momento in cui la sua guida, Papa Francesco, richiama i credenti a una radicale scelta evangelica per gli ultimi. Li incontra il giornalista padre Ugo Sartorio.

L'evento 225 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma.

Originariamente non era prevista la presenza di Josef Sayer.
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Italiano
Monsignor Gerhard Ludwig Müller, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede e Padre Gustavo Gutiérrez, sacerdote e teologo peruviano, padre fondatore della teologia della liberazione, hanno presentato l'edizione italiana del loro libro "Dalla parte dei poveri", pubblicato in Germania già nel 2004. L'incontro era coordinato da Padre Ugo Sartorio, sacerdote e giornalista. Monsignor Müller, in una lettura di discorsi che hanno segnato la storia, arrivando al discorso di Papa Francesco alla Giornata Mondiale della Gioventù che si è tenuta Rio De Janeiro, ha sottolineato che la Chiesa è tale solo se è fedele alla missione di liberazione dalla condizione di povertà, che Dio è dalla parte dei poveri, anche se vuole la salvezza di tutti gli uomini, e che la vera teologia dimostra che Dio, Gesù e il Vangelo potranno avere un potere di umanizzazione globale. Bisognerebbe riscoprire le viscere della misericordia, visto che per inserirsi in un mondo di feriti, c'è bisogno di comprensione e amore. «Non si diventa teologi studiando sui libri, ma incontrando Dio e il povero, mettendoli al centro del proprio operato» sottolinea Ugo Sartori, e noi dovremo fare lo stesso. Dio ama tutti, a partire da chi è più in difficoltà, quindi ha un'opzione preferenziale per i poveri. Padre Gutiérrez spiega che nella teologia della liberazione, si ha una preferenza per il povero non solo economicamente, ma chiunque venga posto in una situazione di inferiorità, quindi in base anche a ragioni culturali, di genere o anche per il colore della pelle. Per il sacerdote peruviano quindi sbaglia chi dice di amare tutti gli uomini in modo uguale, ma anche chi dice che solo i poveri sono importanti, essendo entrambi concetti non cristiani; si deve, invece, trovare il modo di dire al povero che Dio lo ama davvero, e l'opzione per i poveri non è solo per chi non è abbiente, ma per tutti i fratelli cristiani.

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