04/09/2014
IL LIBRO DELLE METAMORFOSI
2014_09_04_046
Con letture di Vera Salton
«A narrare il mutare delle forme in corpi nuovi mi spinge l'estro», scriveva Ovidio iniziando le sue Metamorfosi. Dalla curiosità scientifica nasce invece la sorprendente serie di trasformazioni del mondo animale che Marco Di Domenico (Clandestini; Italiani pericolosi) raccoglie e propone in questa serata come un continuo libro del vivente. Nell'ascoltare il ciclo di nascita, morte e resurrezione delle anguille tra le nostre paludi e il Mar dei Sargassi, la via all'immortalità della "Turritopsis nutricula", la rinuncia al mondo e la scelta della cecità del proteo, la strabiliante capacità della sogliola di far girare i propri occhi per tutto il corpo, emerge - come unica consonanza di questa varietà irriducibile - l'interrogativo forse più radicale: che cos'è la vita?
«A narrare il mutare delle forme in corpi nuovi mi spinge l'estro», scriveva Ovidio iniziando le sue Metamorfosi. Dalla curiosità scientifica nasce invece la sorprendente serie di trasformazioni del mondo animale che Marco Di Domenico (Clandestini; Italiani pericolosi) raccoglie e propone in questa serata come un continuo libro del vivente. Nell'ascoltare il ciclo di nascita, morte e resurrezione delle anguille tra le nostre paludi e il Mar dei Sargassi, la via all'immortalità della "Turritopsis nutricula", la rinuncia al mondo e la scelta della cecità del proteo, la strabiliante capacità della sogliola di far girare i propri occhi per tutto il corpo, emerge - come unica consonanza di questa varietà irriducibile - l'interrogativo forse più radicale: che cos'è la vita?
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