05/09/2014 - Lavagne

DOMINANZA E GERARCHIE. La scienza e la letteratura rivelano perché il potere esiste e come funziona

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Dario Maestripieri, professore di Biologia del comportamento alla University of Chicago, spiega le dinamiche del potere nelle relazioni personali e nelle società umane utilizzando concetti di biologia evoluzionistica e di economia ed illustrando le teorie con esempi tratti dalla cultura di massa e dalla letteratura.
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Nel 1964 lo psichiatra Eric Berne pubblica un volume dal titolo "Games people play" destinato a svelare le dinamiche più recondite delle relazioni umane, un bestseller tradotto in 20 lingue e con oltre 5 milioni di copie vendute nel mondo. Al consueto appuntamento serale con le "Lavagne" in piazza Mantegna, Dario Maestripieri, una formazione in biologia evoluzionistica e neurobiologia e un incarico di docenza all'Università di Chicago, utilizza le sue conoscenze di primatologo per interpretare e decodificare i nostri comportamenti. Dominanza, potere e gerarchia sono le parole chiave per comprendere la lezione: un'illustrazione intensa e precisa che integra discipline differenti come psicologia, psichiatria, economia sperimentale e biologia evoluzionistica, utili ad identificare i processi decisionali e tracciare la storia evolutiva dei comportamenti sociali. E se da un punto di vista strettamente economico le relazioni sembrano governate dal profitto pecuniario o meramente materiale, da un punto di vista biologico la dominanza appare il fenomeno più vantaggioso, in quanto rappresenta un rapporto di forza chiaro e prevedibile, con benefici per la figura dominante ma anche per quella subordinata, che vede ridursi lo stress legato a un'eventuale negoziazione o combattimento. Normalmente utilizzata per definire una relazione di coppia, a differenza della gerarchia, che è un fenomeno di gruppo, la dominanza prevede una netta divisione dei ruoli fra un soggetto assertivo e uno passivo, che differiscono per tre aspetti fondamentali: il potere decisionale, il potere di influenzare l'altro e il comportamento reciproco. Con una citazione del premio Nobel per la Letteratura Elias Canetti, Maestripieri rievoca la storia di Peter Kien e la governante Therese in "Auto da fé", opera stupefacente non solo nella costruzione della storia principale ma anche nel suo intersecarsi con le storie secondarie, metafora del conflitto fra la parte intellettuale e quella animale della persona umana. Concetto probabilistico e quindi non assoluto, perché supportato da predisposizioni biologiche suscettibili di modifiche attraverso l'interazione con l'ambiente circostante, la dominanza non esclude tuttavia la mobilità sociale: l'autore di "A che gioco giochiamo noi primati" ricorda infatti come i rapporti di forza possano evolversi nel tempo verso nuovi equilibri. Il rango è transitorio e la leadership comporta certo potere ma anche una buona dose di responsabilità. 

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