05/09/2014
IL FUTURO È UN GENE STREGATTO
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«Niente è certo», si ripete uno dei protagonisti del romanzo La ragazza meccanica, tanto meno in un secolo in cui i combustibili fossili sono un lontano ricordo, in cui la contrazione economica ha sovvertito l'ordine mondiale e in cui spregiudicate aziende caloriche provocano lotte fratricide e terribili mutazioni nel tentativo di accaparrarsi il bene più prezioso del futuro: le varianti genetiche di cibi e sementi. Nel confronto tra Tullio Avoledo e Paolo Bacigalupi, uno dei più talentuosi giovani narratori nordamericani, la migliore letteratura fantascientifica si fonde con l'ecologia e torna a imporsi come uno strumento imprescindibile per decifrare il presente.
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