07/09/2014

IL FIORE DEL MIO SEGRETO. Storie di fiori nei giardini e nei libri. Passeggiata ispirata a Vita Sackville-West


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Vita Sackville-West amava conoscere l'origine delle piante, i riferimenti letterari frutto di numerose letture e da appassionata autodidatta teneva la sua rubrica di giardinaggio sull'"Observer" tra letteratura e botanica. A Corte Eremo, giardino di grandi piante e fiori nati da semi amici arrivati da lontano, Luca Scarlini disegna un percorso di fiori e piante letterari, germogliati dalla penna di narratrici e poeti, mentre ai giardinieri esperti Nadia Nicoletti e Clark Lawrence spetta il compito di completare con appassionate informazioni botaniche.

Servizio Navetta APAM: partenza da P.zza Sordello ore 15:15, ritono da Corte eremo alle 18:00.
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Italiano
Clark Anthony Lawrence, con la sua simpatia e il suo divertente accento americano, accoglie i visitatori del festival nel suo angolo di paradiso a Corte Eremo, immerso nella campagna mantovana. Sarebbe meglio dire nell'angolo di paradiso che ha contribuito a creare, con due alleati non indifferenti: le sue piante e una preesistente location da sogno, cioè la villa settecentesca di proprietà della famiglia Morelli Coghi di Milano, circondata da un parco immenso, 'set' ideale per un film americano ambientato nella campagna italiana. Clark è un giardiniere amatoriale trasferitosi di recente nella villa perché la sua precedente sede, il Castello di Galeazza (a Crevalcore, BO) è stato distrutto dal terremoto del 2012. In pochi giorni si è trovato a dover cercare una nuova sede per la sua già vasta collezione di piante e l'ha trovata a Mantova, grazie all'aiuto di alcuni amici vivaisti. Questa immensa tenuta si è presentata subito come l'ambiente ideale per le sue creature, che ha travasato, piantato, posizionato e moltiplicato, in un lavoro immenso che continua ad impegnarlo tutt'oggi, quando di nascosto torna al castello a recuperare le piante che ha dimenticato. A Corte Eremo, Clark ha trasferito anche l'associazione "Reading Retreats in Rural Italy" che nei locali della villa e all'aperto organizza feste, proiezioni ed eventi musicali di altissima qualità: negli ultimi 19 anni l'associazione di Clark ha ospitato i primi violini del Bolshoi, della Scala, della Fenice e diversi pianisti che suonano alla Carnegie Hall di New York o alla Royal Albert Hall di Londra. La passione di Clark è documentata nel suo blog (www.hortushorrei.tumblr.com), costantemente aggiornato sullo stato delle sue piante, dei suoi fiori e dei suoi ortaggi, perché, tra le altre cose, Clark coltiva anche un piccolo ma sorprendente orto. Fatevici accompagnare e la certezza che avevate fino a quel momento di conoscere, più o meno, il genere di cose che poteva stare in un orto sparirà. Vi sembrerà di trovarvi in una favola o in un cartone animato della Disney quando vedrete i cetrioli giapponesi, le zucche hokkaido, i piccoli peperoncini neri o i fagioli a forma di brezel. Luca Scarlini arricchisce questo viaggio surreale nel giardino incantato di Clark con le testimonianze degli eccentrici scrittori che hanno praticato il giardinaggio, più come perversione che come passatempo, a testimonianza che questa passione è tutto tranne che naif o femminea. Così, per esempio, Capec Karel, ne "L'anno del giardiniere", descrive giorno per giorno, ogni mese, la quotidiana lotta fisica e mentale col mondo della botanica che, più grande e più forte di lui, gli oppone resistenza. Oppure il protagonista di "Oltre il giardino" di Kosinski, che con il solo linguaggio della botanica, non conoscendone altri, riesce a conquistare il pubblico televisivo, che interpreta le sue espressioni come accorte metafore politiche. Se visiterete Corte Eremo non troverete Clark Lawrence a distruggere i fiori del giardino con una motosega come faceva l'eccentrico Osbert Sitwell nella sua tenuta fiorentina, innamorato dei giardini di paesaggio ma ostile ai fiori. Clark Lawrence è invece più simile a uno Willy Wonka della botanica e vi accompagnerà nel suo giardino con lo stesso entusiasmo e la stessa fiera e divertita sorpresa del proprietario della celebre "fabbrica di cioccolato".

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