11/09/2015

SCRITTURE D'IRLANDA

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Sa passare magistralmente dalla commedia al dramma Joseph O'Connor, forse l'autore più espressivo della narrativa irlandese contemporanea. Del popolo della verde isola, «mediterranei intrappolati in una terra nordica e piovosa», è diventato ormai un vero e proprio cantore, capace di dipingere ritratti dallo stile semplice e diretto della gioventù odierna di Dublino, di scavare nel passato - anche quello terribile dei migranti e della carestia - e concedersi poi una meditazione da antropologo sui generis sui tratti che caratterizzano i suoi conterranei, siano essi tifosi di calcio, vecchi punk, scrittori famosi, irlandesi in esilio in Inghilterra e in America o musicisti. Il gruppo è il suo ultimo romanzo, storia di una band che attraversa 25 anni di musica, dagli sfortunati sobborghi di Londra alle luci della ribalta di New York, nella «più imponente playlist dai tempi di 'Alta Fedeltà'». Lo incontra il giornalista Stas' Gawronski.

Con il contributo di ILE - Ireland Literature Exchange.
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