09/09/2016

OCCHI VERDI COME LUGLIO

2016_09_09_143
«Non illudiamoci che la memoria sia fatta di vaghe ombre: è fatta di occhi, che ti guardano dritto in faccia», recitava Philippe Leroy ne "Il portiere di notte". Se poi gli occhi sono quelli tristi e penetranti di Charlotte Rambling sostenere lo svelamento di questa memoria può diventare un compito gravoso da affrontare. Lo ha fatto lo scrittore francese Christophe Bataille che, dopo una lunga chiacchierata con l'attrice, ha messo nero su bianco ricordi dolorosi rimasti finora nascosti al grande pubblico per firmare a quattro mani "Io, Charlotte Rampling": una sorta di intervista-confessione scevra di eccessi da star e del tutto inusuale per la Rampling, anche perché, come lei stessa afferma, «contrariamente a quello che ho deciso di fare con il mio corpo, che ho messo tante volte a nudo, sono una persona estremamente segreta».

Con il contributo dell'Institut Français Italia. L'evento 143 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma.

Originariamente era prevista la presenza di Christophe Bataille, sostituito successivamente da Jelena Ilic.
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