10/09/2016
NON CAMBIATE CANALE
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L'Agro Pontino svolge quasi la funzione di musa ispiratrice per Antonio Pennacchi, figlio di coloni giunti nel Lazio proprio per la bonifica di quei terreni un tempo malsani. Dopo averlo aiutato a vincere il Premio Strega nel 2010, con "Canale Mussolini", la pianura fascista riconquistata alla palude torna protagonista di un nuovo, grande volume corale sulla famiglia Peruzzi. Nella Littoria che poi sarà Latina, continua a svilupparsi la storia che l'autore «è venuto al mondo per scrivere», una corposa saga familiare i cui modelli dichiarati spaziano dal Mulino del Po ai Promessi Sposi. "Canale Mussolini. Parte seconda" inizia il 25 maggio del 1944, in un'Italia postbellica dove «ognuno ga le so razon», la ricostruzione si prospetta lenta e difficile e la meticolosa ricomposizione delle vicende dell'epoca si fonde magistralmente con il romanzo. Intervista lo scrittore Federica Velonà.
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