10/09/2016
LA LINGUA DEI RICORDI
2016_09_10_228
«Nell'originale, a caratterizzare la tipicità della parlata di Montse (...) concorrono almeno due elementi. Accanto ai termini presi di peso dallo spagnolo, vi è la declinazione secondo la grammatica francese di alcune parole spagnole e l'uso improprio di espressioni idiomatiche francesi. Nell'atto di tradurre si è cercato di lavorare allo stesso modo con l'italiano, ma anche di riprodurre (...) le caratteristiche stilistiche più ardite dell'impasto linguistico che l'autrice ha scelto per i dialoghi per ragioni squisitamente musicali, oltre che sentimentali». Così Lorenza Di Lella e Francesca Scala, traduttrici di Non piangere, vincitore del prestigioso premio Goncourt nel 2014, spiegano il complesso lavoro per restituirci la lingua della migrazione che la protagonista Montse usa nella sua quotidianità. Della potenza della lingua, del valore dei ricordi e del ruolo della letteratura, Lydie Salvayre parla con Marcello Fois. L'evento 228 è stato annullato.
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