06/09/2017

TRA SOGNO E PROGETTO, CI STA L'ARCHITETTO!

2017_09_06_006
dai 7 ai 11 anni
Evento ripetuto

Laboratorio filosofico

Cosa accade quando un architetto, due filosofi e tanti bambini si incontrano in un luogo speciale come la Casa del Mantegna? Anzitutto esplorano lo spazio in cui sono, poi si fanno un mucchio di domande e infine cominciano a immaginare come potrebbe essere il loro spazio a partire da quello che li circonda e da quelli che sono i loro desideri e sogni: si impasta il tutto e... via a inventare e a progettare!
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Italiano
I piccoli volontari della redazione junior sono più che pronti. Saranno loro a raccontare gli eventi con nuove prospettive e presentare i laboratori della Casa del Mantegna, dedicati al nostro pubblico più giovane. Ad ognuno di noi è capitato di utilizzare la propria immaginazione: c'è chi usufruisce della sua creatività come svago e chi invece, come i filosofi e gli architetti, ne fa il proprio lavoro. Ma cosa fanno filosofi e architetti? A questa domanda hanno risposto i bambini che, con l'aiuto degli autori (Ludosofici e Michele Brunello), hanno stabilito che il filosofo è colui che si pone delle domande, dando poi spazio all'immaginazione per trovarne le risposte. L'architetto è, invece, colui che ricorre alla propria fantasia per progettare edifici o strutture che nessuno ha mai immaginato prima. Ciò che è stato chiesto in seguito ai bambini è stato proprio di sfruttare la propria immaginazione per trasformare il cortile interno della casa del Mantegna, dove si è svolto l'evento, in un fondale marino. Per renderlo possibile ognuno ha disegnato un animale o un oggetto, esistente o immaginario, utilizzando: un cartellone come base, carta colorata, fogli di plastica trasparenti, pennarelli, matite, colla e forbici. In un attimo le idee dei bimbi hanno cominciato a prendere forma diventando pesciolini, meduse, polipi, granchi, navi, mostri, coralli, conchiglie e cavallucci marini. Ma il divertimento non era ancora terminato: gli autori hanno infatti preso una grande rete a cui hanno attaccato i lavori. La rete è stata in seguito appesa in modo che dal basso si potessero vedere tutte le creature marine ideate dai bambini e che, osservando il cielo, si potesse immaginare di trovarsi in fondo al mare. Questa è la prova che dall'immaginazione di più persone può nascere qualcosa di meraviglioso che difficilmente si può raggiungere con la fantasia di un singolo individuo.

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