07/09/2017
OLTRE IL CONFINE LA PIOGGIA NON CAMBIA
2017_09_07_036
Vivere in esilio, divisi tra culture, patrie e case diverse, è un'esperienza che colpisce profondamente l'animo umano, lasciando talvolta ferite difficili da rimarginare. La vita di Choman Hardi, poetessa nata nel Kurdistan iracheno, è stata un continuo peregrinare, fin dalla più tenera infanzia, quando con la famiglia dovette spostarsi più volte a causa delle persecuzioni del regime di Saddam Hussein contro i curdi, fino ad arrivare - nel 1993 - in Inghilterra, dove conseguì un dottorato specializzandosi sulla condizione psicologica delle donne costrette alle migrazioni forzate. Figlia di un poeta, ha iniziato a scrivere versi all'età di vent'anni, prima in lingua madre e poi in inglese, convinta che l'utilizzo di quest'ultimo le permettesse di mantenere una visione più lucida e distaccata. Delle sue profonde riflessioni su doppia identità e sradicamento, a cavallo tra il reportage e il verso, l'autrice di "La crudeltà ci colse di sorpresa" parla con Paola Splendore, che ha curato l'edizione italiana della raccolta di poesie. Letture di Hevi Dilara.
English version not available
Italiano
Inglese
Inglese
Non disponibile.