06/09/2018

ANIMA ANIMALE

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Monologo teatrale di Patrizia Zappa Mulas

Anima Animale: appena accostate queste due parole generano un paradosso. L'assonanza che deriva dalla radice latina che hanno in comune tradisce una contraddizione, anzi, una negazione storica. Nella nostra lingua sono proprio gli animali le creature cui la cultura cristiana nega l'anima, che è riconosciuta come esclusiva della specie umana. Ma negare anima, e cioè valore intrinseco alle altre creature viventi, condanna l'uomo a una separazione arbitraria dalla propria dimensione vitale che rischia di distruggerlo. La convinzione di Paolo De Benedetti che il più grande problema che la teologia ha di fronte è la sofferenza degli animali interroga questa negazione. Patrizia Zappa Mulas attraverso questo monologo restituisce voce alla riflessione del teologo biblista, secondo il quale «lo sguardo dell'animale che patisce (…) 'mostra', in maniera inequivocabile, da che parte inclina - non so se si possa davvero dire così - lo sguardo di Dio».
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