07/09/2018
CHE FINE HA FATTO LA LETTERATURA?
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Può suonare come una domanda retorica, ma chi frequenta archivi storici e familiari, biblioteche, collezioni di libri antichi e rari, se la pone di frequente, specie se si tratta di un saggista e bibliofilo del calibro di Giuseppe Marcenaro, che abita da decenni "nell'inquietudine dei libri". Opere proibite, edizioni dimenticate, biglietti, carteggi, fotografie, note a margine, in scritti come Genova e le sue storie, Carte inquiete, fino ai più recenti Scarti e Dissipazioni, gli hanno dato occasione di riscoprire memorie di genti e città, storie di follie e inquietudini, aneddoti, curiosità, sentimenti e non detti che sono la materia oscura della letteratura, spesso scartata o nascosta dalla polvere e, proprio per questo, di estremo valore. Ne discute con il filologo e critico letterario Massimo Raffaeli (Il pane della poesia, L'amore primordiale).
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