06/09/2019

MI CHIAMO ALEX ZANARDI E SONO UN PILOTA

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L'immagine in cui Alex Zanardi solleva l'handbike dopo la vittoria alle Paralimpiadi di Londra 2012 è certamente rimasta nel cuore e nei ricordi di molti di noi; da allora, il grande sportivo bolognese ha continuato a conquistare medaglie e successi, instancabile e mosso dalla voglia di divertirsi e dalla passione, 'comune denominatore' di tutte le sue imprese. «In ogni cosa che accade ci sono il bene e il male mescolati: se tu rimani curioso, sai scovare l'aspetto positivo nascosto e lo puoi usare come punto di partenza per un nuovo inizio», afferma il pilota ricordando il tragico incidente del 2001 sul circuito del Lausitzring, che Zanardi con coraggio, serenità e dedizione ha saputo trasformare in una grande opportunità. Del suo modo di interpretare la vita, che da sempre ispira ed emoziona le persone, l'autore di Quel ficcanaso di Zanardi e Volevo solo pedalare... discute insieme a Francesco Abate e al giornalista sportivo Gianluca Gasparini, coautore dei suoi libri.
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