07/09/2019

ASCOLTARE L’ANIMA E NON IL CERVELLO

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«Faccio il romanziere perché sono convinto che la letteratura permetta di esprimere idee complesse, dando vita e voce a personaggi veri e narrando situazioni esistenziali». Tra i più grandi scrittori israeliani, Abraham B. Yehoshua ha attraversato gli ultimi quarant'anni della letteratura mondiale, a partire da L'amante – uscito nel 1977 e ormai studiato nelle scuole israeliane – fino al recentissimo Il tunnel, affrontando con una sempre sottile ironia e la sua personale visione laica le vicende storiche di una terra in perenne conflitto. Definitosi scrittore «di temi e non di mondi», ha saputo rendere vive le grandi città della sua vita, caricando Gerusalemme o Tel Aviv di forti elementi simbolici e surrealisti che, come nella migliore tradizione ebraica, offrono spunti per letture su molteplici livelli. Dopo quindici anni Yehoshua torna sul palco di Festivaletteratura, affiancato dal giornalista Wlodek Goldkorn (La scelta di Abramo. Identità ebraiche e postmodernità), per parlare di identità nazionale, progetti futuri e multiculturalismo.

L'autore parlerà in inglese. Interpretazione consecutiva in italiano.

Con il sostegno dell’Ufficio Culturale dell'Ambasciata di Israele in Italia.
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