08/09/2019
I BARBARI CHE SIAMO, I ROMANI CHE NON SIAMO
2019_09_08_203
La Germania di Tacito e la cultura europea
La Germania di Tacito è stata definita da Arnaldo Momigliano uno dei cento libri più pericolosi mai scritti: fin dalla sua riscoperta nel XV secolo ha avuto il destino ricorrente di dividere l'Europa, ed è dentro questo testo in apparenza innocuo che il Nazismo trovò la giustificazione della superiorità della razza tedesca. La Germania descrive i barbari del Nord destinati a travolgere l'Impero con uno sguardo distaccato e partecipe allo stesso tempo, che tiene insieme curiosità, paura, disprezzo e ammirazione: è questa ricchezza il segreto della sua vitalità e della sua attualità. Ancora oggi, la Germania continua a parlarci perché racconta la nostra storia e riflette la nostra parte di buio, è un modo per riconoscerci e per riappropriarci di ciò che siamo stati e che tuttora siamo: barbari e civili, familiari e odiosi a noi per primi.
La Germania di Tacito è stata definita da Arnaldo Momigliano uno dei cento libri più pericolosi mai scritti: fin dalla sua riscoperta nel XV secolo ha avuto il destino ricorrente di dividere l'Europa, ed è dentro questo testo in apparenza innocuo che il Nazismo trovò la giustificazione della superiorità della razza tedesca. La Germania descrive i barbari del Nord destinati a travolgere l'Impero con uno sguardo distaccato e partecipe allo stesso tempo, che tiene insieme curiosità, paura, disprezzo e ammirazione: è questa ricchezza il segreto della sua vitalità e della sua attualità. Ancora oggi, la Germania continua a parlarci perché racconta la nostra storia e riflette la nostra parte di buio, è un modo per riconoscerci e per riappropriarci di ciò che siamo stati e che tuttora siamo: barbari e civili, familiari e odiosi a noi per primi.
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