08/09/2019
LA FOTOGRAFIA È UN HAIKU
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Il 2019 è stato un anno intenso per Lorenzo Tugnoli: ha vinto il World Press Photo (categoria General News, Stories) e si è aggiudicato il premio Pulitzer (sezione Feature Photography) con un servizio commissionato dal Washington Post sulla crisi umanitaria nello Yemen. Dal primo viaggio in Chiapas, passando per i lavori a Kabul e Beirut, il fotografo romagnolo ha sempre scattato senza dimenticare il rispetto per i soggetti ritratti, rifiutando la ricerca di immagini scandalistiche o forzatamente iconiche. Con l'obiettivo di mostrare le conseguenze dei conflitti sul territorio, Tugnoli ribadisce l'importanza di un'informazione corretta, che sia da stimolo ai media: «Quando racconto una storia in territori devastati dalla violenza cerco sempre immagini che riescano a comunicare la tragedia senza fare scandalo. Cerco la poesia, un elemento di mistero, un dettaglio che rimandi ad altro, alla vita prima della guerra». Insieme a Giulia Tornari, photo editor con cui ha collaborato in modo decisivo per la pubblicazione dei suoi lavori, Tugnoli dialoga con Ruggero Ughetti di Frammenti di fotografia.
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