11/09/2021
LIEBER HERR ROSENKRANZ...
2021_09_11_099
Epistolari – Zweig
Iniziano così molte delle missive che Stefan Zweig inviò ad Hans Rosenkranz tra il 1921 e il 1933: il carteggio tra il celebre autore austriaco e il giovane aspirante scrittore di Königsberg è stato donato nel 2016 alla Biblioteca Nazionale di Israele, che lo ha reso disponibile per la consultazione online. Zweig e Rosenkranz – il cui rapporto era nato dopo richieste di consigli editoriali – discutono di letteratura, politica ed ebraismo, costruendo un epistolario (Lettere a Hans Rosenkranz) che offre uno spaccato della società dell'epoca, passando dall'Austria colta e liberale fino ai neri venti totalitaristi della Repubblica di Weimar. «Chissà, forse la Germania e l'Europa diventeranno così cupe che lo spirito libero non potrà più respirarvi», scrive Zweig con preoccupazione quasi paterna all'amico, che emigrerà infatti in Palestina prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Di questo illuminante scambio di idee e opinioni discutono il filologo Giulio Busi e la sociologa Silvana Greco, insieme al curatore del volume Francesco Ferrari.
Iniziano così molte delle missive che Stefan Zweig inviò ad Hans Rosenkranz tra il 1921 e il 1933: il carteggio tra il celebre autore austriaco e il giovane aspirante scrittore di Königsberg è stato donato nel 2016 alla Biblioteca Nazionale di Israele, che lo ha reso disponibile per la consultazione online. Zweig e Rosenkranz – il cui rapporto era nato dopo richieste di consigli editoriali – discutono di letteratura, politica ed ebraismo, costruendo un epistolario (Lettere a Hans Rosenkranz) che offre uno spaccato della società dell'epoca, passando dall'Austria colta e liberale fino ai neri venti totalitaristi della Repubblica di Weimar. «Chissà, forse la Germania e l'Europa diventeranno così cupe che lo spirito libero non potrà più respirarvi», scrive Zweig con preoccupazione quasi paterna all'amico, che emigrerà infatti in Palestina prima dello scoppio della Seconda guerra mondiale. Di questo illuminante scambio di idee e opinioni discutono il filologo Giulio Busi e la sociologa Silvana Greco, insieme al curatore del volume Francesco Ferrari.
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