11/09/2021

COME CAPIRE LE TRAME DELLE OPERE LIRICHE

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Rivali che duettano senza accorgersi che intanto la loro amata si è già tolta la vita, tempi di decesso davvero incredibili per chi da oltre mezz'ora è stato pugnalato al cuore, massicce dosi di insormontabili ostilità, amori infelici e malattie fatali. Le trame delle opere liriche possono risultare davvero ardue a chi non ne ha dimestichezza. Per iniziare a comprenderlo e apprezzarne il fascino, bisogna ricordare che il melodramma è una creatura italiana, anche quando composto da autori stranieri, e che quindi di amori (e di corna) prevalentemente si tratta. Nove volte su dieci il tenore è il buono, il baritono è il cattivo, il basso cattivissimo o ininfluente, il soprano muore. Nei luoghi in cui l'opera è nata con la prima rappresentazione dell'Orfeo di Monteverdi, Marcello Fois e i Solisti della Fenice ci offrono alcune suggestioni e chiavi di lettura per interpretare un genere che ha fatto la storia musicale (e non solo) del nostro Paese ed è stata tra i più potenti mezzi di diffusione della letteratura europea tra ampi strati della popolazione.

I Solisti della Fenice: Roberto Baraldi violino; Piotr Pavlov viola; Francesco Ferrarini violoncello; Stefano Pratissoli contrabbasso; Vincenzo Paci clarinetto; Konstantin Becker corno; Marco Giani fagotto.
Una co-produzione Festivaletteratura-Teatro La Fenice. Progetto sostenuto da Intesa Sanpaolo.
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