DONNE POSSIBILI E DONNE POTENTI
Il pregiudizio sull'incapacità decisionale del genere femminile nasce da una narrazione schiacciante e millenaria che ha le sue radici nella cultura dell'antica Grecia: al centro della differenza tra uomo e donna vi era il concetto di θυμός (thymos), una «impetuosità corporea e caratteriale, caratteristica della mascolinità, da cui dipendeva il desiderio di combattere e comandare». Questo sistema di pensiero, organizzato da Aristotele e tramandatosi per secoli una volta ripreso dal Cristianesimo, «oggi è finito» sostiene la grecista Giulia Sissa (L'errore di Aristotele), e si è finalmente virato dall'idea che il potere debba essere meritato sulla base di inclinazioni naturali. Dell'evoluzione e della visione del potere femminile nel corso della storia Sissa discute insieme alla filosofa Annarosa Buttarelli (Sovrane. L'autorità femminile al governo).