Cosić, Bora
Persona
Bora Cosić è uno scrittore e poeta di origine serba. Trasferitosi con la famiglia nel 1937 a Belgrado qui si laurea in Filosofia e negli anni '50 inizia la sua carriera come giornalista e traduttore dal russo. Nel 1956 pubblica il suo primo romanzo "Kuća lopova" (La casa dei ladri), una irriverente descrizione delle condizioni di vita in Yugoslavia, a causa della quale entra nella lista nera degli autori invisi al regime. É nel 1970 che però subisce una vera e propria messa al bando, durata diversi anni, in seguito alla pubblicazione e al grande successo di pubblico di "Il ruolo della mia famiglia nella rivoluzione mondiale", tradotto in italiano nel 1996. Lo scoppio della guerra civile lo porta prima a rifugiarsi in Istria e poi a Berlino dove nel 1995 ottiene la borsa di studio dal Deutscher Akademischer Austauchsdienst. Nel 2002 vince il Leipzing Book Prize for European Understanding per "Nulta zemljia" una sorta di necrologio della patria ormai perduta. La sua più recente produzione è costituita soprattutto da poesie come "I morti. Berlino nelle mie poesie", pubblicate anche in Italia nel 2006.
Bora Cosić is a writer and poet of Serbian origins. Moved to Belgrade with his family in 1937, he graduated in Philosophy in the 50s and began his career as a journalist and translator from Russian. In 1956 he published his first novel "Kuća lopova" (The Thieves' House), an irreverent description of life conditions in Yugoslavia, due to which he was blacklisted as a disliked author by the regime. In 1970 he was literally banned for sever years, due to the publication of the successful "The Role of My Family in the World Revolution". The outbreak of the civil war forced him to flee to Istria and Berlin where in 1995 he obtained a scholarship by Deutscher Akademischer Austauchsdienst. In 2002 he won the Leipzig Book Prize for European Understanding for "Nulta zemljia" (Land Zero), a sort of obituary of his by now lost Country.