Smith, Ali

Persona
Ali Smith al Festivaletteratura 2019 - ©Festivaletteratura
«La voce di Ali Smith, così saggia e gioiosa, è il perfetto antidoto ai nostri tempi difficili: cruda e amareggiata di fronte all'ingiustizia, ma sempre aperta alla speranza, per quanto sottile» (The New Statesman). Nata a Inverness, l'autrice scozzese si è laureata ad Aberdeen e ha cominciato a Cambridge un dottorato sul postmodernismo in letteratura. Ha insegnato per un anno all'Università di Strathclyde ma ha dovuto interrompere la sua carriera accademica a causa di una sindrome da stanchezza cronica che l'aveva colpita nei primi anni Novanta. Inizialmente la scrittura è stata per lei una forma di terapia per uscire dalla sindrome, e invece è diventata il suo mestiere. Poche, essenziali caratteristiche l'hanno resa una delle narratrici più originali e influenti della letteratura britannica contemporanea: l'esplorazione delle abitudini quotidiane, la messa a nudo delle fragilità umane (con un'attenzione particolare all'universo femminile), l'instancabile ricerca di un'unità di misura degli affetti, il tutto accompagnato da una buona dose di humour e arguzia. La sua prima raccolta di racconti, Free Love, le è valsa il Saltire First Book Award mentre il romanzo Hotel World è stato insignito dell'Encore Prize. Quattro volte finalista al Booker Prize, con Inverno ha firmato il secondo capitolo di una tetralogia romanzesca ispirata alle stagioni.
 
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Bibliografia

Hotel World, Minimum fax, 2004 (BEAT, 2016)

Altre storie (e altre storie), Minimum fax, 2005

Voci fuori campo, Feltrinelli, 2005 (SUR, 2017)

Free Love, Feltrinelli, 2007

La prima persona, Feltrinelli, 2010

C'è Ma Non Si, Feltrinelli, 2012

L'una e l'altra, SUR, 2016

Autunno, SUR, 2018

Inverno, SUR, 2019

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