May, Peter
Persona
Peter May al Festivaletteratura 2015 - ©Festivaletteratura
Giallista e giornalista scozzese, nato a Glasgow nel 1951, vive nel sud della Francia con la moglie scrittrice Janice Hally. Ha iniziato appena ventenne a lavorare come reporter per diverse testate, aggiudicandosi nel 1973 il Fraser Award for Scotland's Young Journalist of the Year. In seguito abbandona l'attività giornalistica e diviene un prolifico autore e produttore televisivo, sia per la BBC che per la tv scozzese, con all'attivo la creazione delle serie "The Standard", "Squadron" e "Take The High Road", come pure del famoso "Machair", il primo dramma seriale interamente sceneggiato in gaelico, che in Scozia è stato uno dei programmi televisivi più amati degli anni '90. Eccellente narratore, conquista un vasto seguito di lettori grazie ai "China Thrillers", romanzi che compongono una fortunata serie di polizieschi ispirati alla Cina e nati dai suoi frequenti viaggi in Estremo Oriente, dove ha costruito una fitta rete di contatti tra medici legali e investigatori delle squadre omicidi di Pechino e Shanghai, studiando a fondo le metodologie di indagine della polizia cinese, attività che gli è valsa l'ingresso nella Chinese Writers Crime Association in qualità di membro onorario. Dopo "The Enzo Files" e il thriller "Virtual Dead" (2010), con "L'isola dei cacciatori di uccelli" è stato insignito del Prix Les Ancres Noir e ha firmato il primo volume di una trilogia ambientata nelle isole Ebridi. Il secondo episodio della serie – "L'uomo di Lewis" –, in Francia e in Inghilterra è stato per mesi in vetta alle classifiche di vendita e nel 2012 si è aggiudicato i principali riconoscimenti dedicati al thriller e al noir, tra cui il Prix Polar International al festival di Cognac. "L'uomo degli scacchi", tradotto in Italia nel 2015, chiude in bellezza uno dei migliori cicli della letteratura di genere europea.(foto: Festivaletteratura)
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