Heinichen, Veit
Tedesco di nascita e triestino d'adozione, il giallista Veit Heinichen ha scelto di ambientare nella città adriatica la maggior parte dei suoi romanzi, bestseller in Austria e Germania e tradotti in italiano, olandese, sloveno, norvegese, francese, greco, spagnolo, polacco e ceco. Dopo aver lavorato nella direzione generale della Daimler-Benz AG, si è dedicato ai libri e all'editoria, dapprima come libraio, poi in diverse case editrici europee indipendenti come la Ammann Verlag di Zurigo e la S. Fischer Verlag di Francoforte. Nel 1994 è stato co-fondatore della Berlin Verlag (premiata diverse volte come casa editrice dell'anno), di cui è stato direttore fino al 1999. La sua prima opera pubblicata in Italia, "I morti del Carso", nel 2003 è stata finalista al Premio Franco Fedeli, riconoscimento ottenuto anche l'anno successivo con "Morte in lista d'attesa". Nel 2005 si è aggiudicato il Premio della Radio Televisione di Brema per l'attenta e ironica descrizione di Trieste e dell'Europa centrale presente nei suoi romanzi, nel 2010 il Premio Azzeccagarbugli con "La calma del più forte". Nel 2011 ha vinto il XIII Premio internazionale Trieste Scrittura di Frontiera e nel 2012 il Gran Premio Noè. Nello stesso anno è stato finalista dell'European Crime Fiction Star Award a Unna, insieme agli scrittori Fred Vargas e Petros Markaris. Il ciclo delle avventure del commissario Proteo Laurenti è diventato anche una serie per il primo canale televisivo tedesco, l'ARD. I suoi ultimi romanzi sono "Il suo peggior nemico" (2013), vincitore del Premio selezione Bancarella, "La giornalaia" (2017) e "Ostracismo" (2018). In Italia è anche uscito il romanzo di viaggio "Trieste. Città dei venti", scritto insieme alla chef Ami Scabar.
(foto: © Festivaletteratura)
Born in Germany and now living in Trieste, detective-story writer Veit Heinichen has set most of his novels in the Adriatic city. His books are best-sellers in Germany and Austria and have been translated into Italian, Dutch, Slovenian, Norwegian, French, Greek, Spanish, Polish and Czech. After working as a manager for Daimler-Benz AG, he devoted himself to books and publishing, at first as a librarian and then in several independent European publishing houses such as Ammann Verlag in Zurich and S. Fischer Verlag in Frankfurt. In 1994, he co-founded Berlin Verlag (an award winning publishing house) and directed until 1999. In 2003, he published his first book in Italian, "I morti del carso" nominated for the Franco Fedeli Prize, an award that he won the following year with "Morte in lista d'attesa". In 2005, he won Brema's Premio della Radio Televisione for his detail and humorous portrayal of Trieste and Central Europe though his novels; and in 2010 the Azzeccagarbugli Prize with "La calma del più forte". In 2011, he was awarded the Trieste Scrittura di Frontiera International Prize and in 2012 the Gran Premio Noè. In the same year he was a finalist at the European Crime Fiction Star Award in Unna, together with Fred Vargas e Petros Markaris. The adventure of police superintendent Proteo Laurenti have been adapted for the small screen by ARD in Germany, His latest novels are "Nessuno da solo" and "Il suo peggior nemico" with which he won the 2013 Bancarella Prize.