Macfarlane, Robert

Persona
Nato a Oxford nel 1976, Robert Macfarlane è un critico letterario e accademico britannico. Dopo aver studiato nelle università di Cambridge e Oxford e aver insegnato all'università di Beijing, nel 2002 è divenuto Fellows di letteratura inglese all'Emmanuel College della Cambridge University, dove tiene letture e seminari sulla fiction anglo-americana dal 1945 a oggi, sulla storia del romanzo e sul postmodernismo in letteratura. Nel corso degli studi universitari si è specializzato sull'opera di George Eliot, Charles Dickens e Oscar Wilde. Il suo scritto d'esordio, "Come le montagne conquistarono gli uomini", gli è valso il Guardian First Book Award, il Somerset Maugham Award e il Sunday Times Young Writer of the Year Award. Imprescindibile, nei suoi saggi, il rapporto tra natura e letteratura, tra le suggestioni paesaggistiche e la genesi dell'opera romanzesca, specie in rapporto alla narrativa dell'età vittoriana. Per questa ragione Macfarlane è considerato uno dei massimi eredi di scrittori naturalisti quali John Muir, Richard Jefferies e Edward Thomas e di saggisti contemporanei come John McPhee, Barry Lopez e Roger Deakin. Il suo originale apporto critico, che guarda parimenti alla storia della letteratura, all'ecologia e alla geografia, lo porta spesso a firmare articoli per quotidiani e periodici come il "Guardian", il "Sunday Times", l'"Observer", il "Times Literary Supplement" e il "London Review of Books". Nel 2013 ha presieduto la giuria del Man Booker Prize.
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Bibliografia

"Come le montagne conquistarono gli uomini. Storia di una passione", Mondadori, 2005
"Luoghi selvaggi. In viaggio a piedi tra isole, vette, brughiere e foreste", Einaudi, 2011
"Le antiche vie. Un elogio del camminare", Einaudi, 2013
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