Caparrós, Martín

Persona
Martín Caparrós al Festivaletteratura 2015 - ©Festivaletteratura

«Martín Caparrós ha due cicatrici sul volto, un paio di baffi caratteristici e un accento argentino che i chilometri, invece di attenuare, hanno accentuato. È lo scrittore di lingua spagnola che più ha viaggiato nel nostro mondo malandato» (Jorge Carrión). Originario di Buenos Aires, classe 1957, giornalista, romanziere, maestro del reportage narrativo, Caparrós firma il suo primo articolo nel 1974 e da allora la sua attività giornalistica non ha conosciuto battute s'arresto. In seguito al golpe di Jorge Rafael Videla è riparato in esilio in Europa, vivendo a Parigi e a Madrid. Nella capitale spagnola inizia a scrivere il suo romanzo d'esordio – Ansay o los infortunios de la gloria – e a collaborare con il quotidiano El País, su cui pubblica tuttora editoriali e approfondimenti. Dopo la caduta del regime militare argentino fa ritorno a Buenos Aires, lavora come redattore della rivista El Porteño ed è tra i fondatori, nel 1987, del giornale Página12. Dal 1991 firma numerosi reportage di viaggio per il mensile Página/30, iniziando a raccogliere quelle Crónicas de fin de siglo che verranno poi insignite del Premio de Periodismo Rey de España. Nel 2011 si è aggiudicato il Premio Herralde per la narrativa con Los Living.Oltre a Il ladro del sorriso (traduzione del romanzo Valfierno), in Italia sono stati tradotti anche Non è un cambio di stagione (2011), resoconto di un viaggio in nove tra i paesi maggiormente minacciati dal riscaldamento globale; La fame (2015), che sulla falsariga del precedente lavoro si presenta come una cronaca e una denuncia delle retoriche e dei meccanismi che minacciano l'esistenza di milioni di persone nel pianeta; il romanzo giallo Tutto per la patria (2019).

(foto: © Festivaletteratura)

«Martín Caparrós has two scars on his face, a distinctive moustache and a very strong Argentinian accent. He is the Spanish-speaking writer that has travelled the most in our battered world» (Jorge Carrión). Originally from Buenos Aires, born in 1957, a journalist and novelist, wrote his first article in 1974 and has not stopped since then. He was an exile in Europe after the Jorge Rafael Videla coup and lived between Paris and Madrid where he wrote his debut novel "Ansay o los infortunios de la gloria" and wrote for "El País" for which he still writes editorials. After the fall of the military regime in Argentina, in 1987 he went back to Buenos Aires and created the newspaper "Página12". Since 1991 he has been writing many articles that won him Premio de Periodismo Rey de España. In 2011, he was awarded Premio Harralde for fiction with "Los Living". He wrote many fiction and non-fiction works.

Bibliografia

Il ladro del sorriso, Ponte alle Grazie, 2006

Non è un cambio di stagione. Un iperviaggio nell'apocalisse climatica, Edizioni Ambiente, 2011

La fame, Einaudi, 2015

Tutto per la patria, Einaudi, 2019

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