Castello di San Giorgio, Carceri Risorgimentali

Piazza Sordello, 40, Mantova

Il Castello di San Giorgio sorge nei pressi dell'omonimo ponte, all'interno del complesso monumentale di Palazzo Ducale. La costruzione, commissionata da Francesco I Gonzaga, iniziò nel 1395 ad opera di Bartolino da Novara. Il castello è in cotto, a pianta quadra con quattro torri angolari e controtorri a difesa delle tre porte munite di ponti levatoi. L'edificio coniugava perfettamente le necessità difensive e la volontà di manifestare la potenza dei signori di Mantova. Ma non restò a lungo solo una fortificazione strategica: in occasione del concilio di Mantova (1459) Ludovico II lo adibì a residenza, affidandone il riadattamento a Luca Fancelli, che conferì all'edificio un aspetto rinascimentale. Sotto la seconda dominazione austriaca, nell'ultimo piano del castello, vennero allestite le carceri destinate ad ospitare i detenuti accusati di alto tradimento e cospirazione contro l'imperatore. L'ambiente carcerario era costituito da 11 celle, più una serie di locali accessori: la stanza delle bastonature, lo stanzino dei morti, l'infermeria e l'appartamento del custode. Confluivano nelle carceri del castello prigionieri politici da tutto il Lombardo-Veneto; molti di questi, come i martiri di Belfiore, furono giustiziati. Uno solo dei prigionieri riuscì a fuggire: Felice Orsini, celebre per il fallito attentato dinamitardo a Napoleone III.
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Sito del Palazzo Ducale - Castello di San Giorgio:
http://www.mantovaducale.beniculturali.it

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