07/09/2002 - C'è futuro negli antichi. Proviamo a trovare risposte nel passato ai problemi del presente
L'ORATORIA POLITICA IN ATENE
2002_09_07_126
Esemplificata sulla "III Filippica" di Demostene e su due orazioni tratte da "La guerra del Peloponneso" di Tucidide - un epitafio di Pericle ("Libro II", 34-37) e un discorso di Atenagora Siracusano ("Libro V", 35-39) - la lettura tocca i temi cruciali della gestione del potere e della democrazia. Lettori: Damiano Scaini e Mario Zolin.
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Italiano
Si chiude con Luciano Canfora il ciclo di incontri dedicati al tema "C'è futuro negli antichi". Canfora, ordinario di filosofia greca e latina all'Università di Bari, ha toccato in modo efficace le tematiche del potere e della democrazia nell'Atene classica. Dopo una breve spiegazione dell'importanza dell'oratoria per il mondo greco antico, due attori hanno proposto al pubblico, giunto numerosissimo, la lettura di tre discorsi: la "III Filippica" di Demostene; un epitaffio di Pericle ("Libro II", 34-37) ed un discorso di Atenogora Siracusano ("Libro V", 35-39). Attraverso la lettura dei tre passi, Canfora ha sottolineato come l'efficacia dell'oratoria antica stesse nella concatenazione logica e nella forza del ragionamento che costituivano la trama principale dell'eloquenza greca antica.