08/09/2002
Adonis con Giuseppe Conte
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Nato in Siria e poi divenuto cittadino libanese, Adonis è considerato il maggiore poeta vivente di tutto il mondo arabo. Il suo percorso parte dalla tradizione araba per aprirsi alle influenze della lirica occidentale, in particolare a quelle del simbolismo e del surrealismo. Il poeta Giuseppe Conte, che presenta Adonis al pubblico del Festival, nella sua prefazione a "Memoria del vento", lo ha definito tra le voci «più alte, nuove e necessarie della poesia mondiale, che in tempi di oscurità e di ripiegamenti, sa affermare di nuovo, della parola poetica, la missione e il primato».
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Italiano
Preceduto dall'entusiasta presentazione di Giuseppe Conte, il grande poeta Adonis ha recitato in arabo alcuni versi per trasmettere al pubblico la musicalità e il ritmo della sua lingua. La traduzione che è seguita ha suscitato vivo interesse. Conte ha poi dichiarato che la poesia dell'autore siriano ha il pregio di essere ancora saldamente legata alla tradizione collettiva del suo popolo. Poesia che si fa vera e propria preghiera. L'incontro tra queste due importanti voci della poesia contemporanea si è rivelato un connubio tra Oriente e Occidente, forse perché entrambi sono legati da una forte coscienza sociale e da una vena di misticismo, un'unica voce da ascoltare da una parte all'altra del Mediterraneo.