11/09/2004

Giampiero Neri


2004_09_11_124
«L'arte/ quando c'è/ non si vede». Giampiero Neri ("Teatro naturale", "Armi e mestieri") appartiene alla grande famiglia dei poeti laici che da sempre amano con appassionata pazienza il mondo. Il suo sguardo attento e partecipe si rivolge alla natura, alla memoria della storia, ai luoghi della sua Lombardia, in cui coglie un'evidenza di segnali unici e nel contempo enigmatici che annota nel verso in forma di epigrafe. Conduce Angelo Lamberti.



L'evento 124 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente era prevista la presenza di Maurizio Cucchi.
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Forse non c'era luogo migliore della Casa della Beata Osanna per ospitare l'incontro con Giampiero Neri e la sua poesia. Il verde delle siepi basse, la grazia degli alberi di melograno e gli archi decorati del portico creano una cornice di nobile semplicità, la stessa che traspare dalle parole di Neri. Poeta lombardo meditabondo, a tratti un po' ruvido, per questo spesso definito 'orso', ci conduce lentamente nel suo mondo fatto di piccole cose colte nell'impercettibilità dei loro movimenti sordi, nascosti ma essenziali poiché guidano il fluire della storia. Un insignificante vecchio documento appeso al muro di una villa antica, un caffè della Brianza, stormi di uccelli che si abbattono all'improvviso su un albero: non solo semplici constatazioni ma anche occasioni di riflessione che i suoi occhi di poeta colgono e che la sua penna fissa con semplicità e leggerezza, con parole volutamente elementari e quotidiane, riconoscendo così la strada tanto più semplice quanto più vera alla comprensione della realtà.

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