08/09/2006

Vikram Seth con Peter Florence


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«Vagavo per la casa inquieto e in cerca di ispirazione quando i miei familiari sfiancati mi hanno detto: ma perché non racconti la storia dello zio Shanti Seth?». Nasce così "Due vite", il nuovo atteso libro di Vikram Seth, che dopo la fortunata saga de "Il ragazzo giusto", romanzo culto per milioni di lettori, racconta una nuova storia familiare con una tappa italiana a Montecassino. Incontra lo scrittore indiano Peter Florence, anima del festival di Hay-on-Wye in Galles.

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Vikram Seth e Peter Florence discorrono tranquillamente con il pubblico nel Cortile della Cavallerizza davanti ad una enorme platea. Motivo di tanta affluenza, i due libri del primo. Quello che però ha suscitato la curiosità dei presenti oggi è proprio come è nato il secondo libro, "Due vite", che parla della vita dei prozii dell'autore. Seth confessa che dopo il successo del primo libro, "Il ragazzo giusto", credendo di aver perso l'ispirazione, si lamentava spesso con i suoi familiari, i quali, stanchi, gli hanno suggerito di parlare un po' con il prozio Shanti... Da lì ha preso il via l'indagine sulla vita di quest'uomo che studiò in Germania negli anni Trenta, si arruolò nell'esercito britannico durante la guerra e sposò una ragazza ebrea tedesca. Oltre alla sua testimonianza Seth si è ritrovato a leggere le poche lettere rimaste della zia defunta pochi anni prima, sfuggite allo zio che aveva distrutto tutti i documenti riguardanti la moglie per colmare in qualche modo il suo dolore. Più di una saga familiare quindi, ma un tentativo di cercare la verità senza mancare di rispetto ai propri defunti.

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