09/09/2006
CAMMINA CAMMINA
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Viaggi in treno, viaggi in bicicletta, viaggi a piedi. Le mete? Il Mar Nero, le Alpi Svizzere, Gerusalemme, ma anche la provincia italiana - tutta - percorsa di stazione in stazione per avvicinare la gente 'anonima' e fotografare i mutamenti silenziosi in corso nel nostro paese. Paolo Rumiz ("È oriente", "Gerusalemme perduta") racconta il senso del suo viaggiare, insieme al compagno d'avventura Vinicio Capossela.
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Italiano
La "Topolino" dei viaggiatori Paolo Rumiz e Vinicio Capossela fa tappa a Festivaletteratura. In un Cortile della Cavallerizza stracolmo, i due raccontano e si raccontano; il tema del viaggio a 360°: gli stati d'animo,i mezzi più stravaganti ma anche musiche e rumori che accompagnano il viaggiatore, dalle voci che Capossela registra come fossero foto allo sferragliare della famosa "Topolino". Si riflette sulle mete che li hanno segnati, come il famoso viaggio Trieste-Istanbul di Rumiz, fino ad arrivare al loro incontro e al loro viaggio in comune documentato quest'estate su "la Repubblica". La tappa di Calitri risulta la più importante: da qui, racconta Capossela, proviene la sua famiglia emigrata anni fa in Germania e, aggiunge Rumiz, in questa «piccola Macondo» si ritrovano alcune figure misteriose dei testi di Capossela. Il pubblico, entrato nel clima molto colloquiale dell'evento, interviene nel finale facendo domande, talvolta pungenti, ai due protagonisti.