Capossela, Vinicio
Persona
Vinicio Capossela al Festivaletteratura 2015 - ©Festivaletteratura
Autore di musiche e racconti, Vinicio Capossela è fra i cantautori italiani che meglio hanno saputo reinventare il linguaggio della canzone, con testi ricchi di citazioni e rimandi letterari. Esordisce nel 1990 con l'album "All'una e trentacinque circa", vincitore del Premio Tenco quale migliore opera prima. Seguono "Modì", "Camera a Sud", "Il ballo di San Vito" e "Liveinvolvo". La sua fama si consolida grazie a una fortunata serie di reading su John Fante, alla riduzione radiofonica del "Racconto di Natale" di Charles Dickens e al radioracconto "I cerini di San Nicola". Nel 1992 inizia a collaborare con la compagnia teatrale di Paolo Rossi e si esibisce insieme al comico friulano sia in teatro che in televisione. Il suo sesto album, "Canzoni a manovella", in parte influenzato dalla lettura di Céline, riceve una pioggia di premi, tra cui la Targa Tenco e il Premio Italiano della Musica. Nel 2006, dopo sei anni di silenzio, esce l'album di inediti "Ovunque proteggi", viaggio oscuro e minaccioso, lontano dall'euforico affresco del precedente lavoro. Maggiore varietà si ritrova nel successivo "Da solo". Del 2010 è "The Story-Faced Man", un'antologia per il mercato internazionale. Nel 2011 pubblica "Marinai, profeti e balene", una sorta di recital teatrale in bilico tra musica e letteratura; nel 2012 "Rebetiko Gymnastas", interamente inciso in Grecia con musicisti locali. Notevole anche la sua opera narrativa, dal bestseller "Non si muore tutte le mattine" a "Tefteri", poetico racconto che muovendosi tra Atene, Creta e Salonicco, celebra il rebetiko come genere musicale. Con "Il paese dei coppoloni" (2015) Capossela dà alle stampe uno dei suoi soggetti più ambiziosi, un romanzo picaresco popolato di mitiche figure dagli «stuorti nomi».(foto: Festivaletteratura)
Vincenzo Capossela has authored lyrics and music. He is Italy's most open-minded musician, willing to experiment with new contaminations and he is also amongst those singer-songwriters who were able to rethink inventively the language of songs with lyrics rich in literary allusions. He made his debut with the album "All'una e trentacinque circa", a debut which gained the Tenco Prize. Then he released "Modì" (1991), "Camera a Sud" (1994), "Il ballo di San Vito" (1996), "Liveinvolvo" (1997) and "Canzoni a manovella" (2000). Legendary are now his readings of John Fante, the radio adaptation of Charles Dickens's "A Christmas Carol" (2000) and his radio tale "I cerini di San Nicola". In 1992, he started his collaboration with Paolo Rossi's theatre company. They played together in theatre and on TV ("Su la testa", Rai 3). His sixth album "Canzoni a manovella", partly influenced by Celine, was awarded a plethora of prizes, including Targa Tenco and PIM (Italian Prize for Music). In 2006, after 6 years of silence, he published the album "Ovunque proteggi", a dark and menacing journey, a far cry from his previous euphoric work. Greater variety can be found "Da solo". In 2010, he released "The Story-Faced Man", an anthology for the international market, and in 2011 "Marinai, profeti e balene", a sort of theatre recital poised between music and literature; in 2012 "Rebetiko Gymnastas". His narrative production is also noteworthy, from the bestseller "Non si muore tutte le mattine" to "Tefteri", a poetic tale that moving between Athens, Crete and Thessaloniki, celebrates rebetico as a music genre. "Il paese dei coppoloni" (2015) is one of his most ambitious works, a pirate novel full of strangely-named mythical figures.