06/09/2007 - Grammatica
LA CRUSCA PER VOI . Sportello di pronto soccorso grammaticale
2007_09_06_LCPV1615
Problemi al congiuntivo? Vertigini da reggenza? Niente paura. Per ristabilire la vostra salute grammaticale, l'Accademia della Crusca ha approntato un 'pronto soccorso' aperto per un'ora al giorno, dove alcuni esperti risponderanno a dubbi, malesseri e curiosità relativi alla nostra lingua. Le domande potranno essere formulate sul luogo, recapitate nelle cassette presenti nei punti informativi, oppure - già prima dell'inizio del Festival - via e-mail attraverso l'apposito indirizzo attivato sul nostro sito.
Risponde oggi Francesco Sabatini, presidente dell'Accademia della Crusca.
Risponde oggi Francesco Sabatini, presidente dell'Accademia della Crusca.
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Italiano
«Il pronto soccorso deve essere immediato oppure non serve». Con questa frase il Prof. Sabatini ha aperto l'evento della Crusca per voi dedicato al pronto soccorso grammaticale. Il Prof. Sabatini ha evidenziato come i dubbi linguistici siano un fatto positivo perché denotano interesse e desiderio di migliorarsi. L'Accademia della Crusca prende il nome dalla volontà dei fondatori di dividere la crusca dalla farina, cioè l'uso meno buono dall'uso buono della lingua. Nel secolo XVI dopo circa cinquant'anni di studi la Crusca ha pubblicato, per la prima volta in Europa, un vocabolario; le pubblicazioni del dizionario si sono susseguite fino all'800 quando, in ragione di un rinnovato dinamismo della lingua, gli studiosi non trovarono accordi su alcuni punti salienti della pubblicazione, decretando la fine del vocabolario. Da quel momento la Crusca divenne un ente eminentemente scientifico per lo studio della lingua e della linguistica. Uno dei fini della Crusca è curare la formazione professionale di insegnanti e professionisti della comunicazione, cioè di quanti, per il ruolo che ricoprono, vengono imitati nel linguaggio. Purtroppo, ha sottolineato il Prof. Sabatini con amarezza, fino ad oggi tale formazione è stata trascurata. Il Prof. Sabatini ha quindi risposto a dubbi e domande del pubblico e tra forestierismi, congiuntivi, ausiliari, verbi ed avverbi ha incoraggiato a studiare e perfezionare la nostra bella lingua che di certo è difficile, ma varia e bella come come poche altre. Non a caso, forse, l'appuntamento con la Lingua Italiana era a Palazzo della Ragione. Francesco Sabatini, professore ordinario di Letteratura italiana e presidente dell'Accademia della Crusca presiedeva il primo dei tre appuntamenti chiamati "La Crusca per voi", sportello di pronto soccorso grammaticale. Non la solita conferenza sulla lingua, il solito check-up cultural-identitario, la solita denuncia sul degrado dell'italiano, piccolo, maldestro, sgarbato. Non i soliti freddi tuttologhi in giacca scura e cravatta d'ordinanza, non le solite prediche dal pulpito della cultura. Francesco Sabatini, un umanista nel senso più vero del termine, un medico del linguaggio, un fisioterapista della grammatica. In un tale contesto la prima domanda è un mare che apre orizzonti comuni, non scontati ma infiniti: qual è lo stato di salute della lingua Italiana? Si sa, Sabatini non ama questa domanda come un buon medico non ama parlare della salute. Lui le malattie le cura. E allora, dopo una breve introduzione sulla storia della Crusca, si passa subito alla cura. Senza paura è sufficiente esprimere i propri dubbi, perché «Chi ha dei dubbi sulla lingua mostra interesse», dice. Si Inizia. Spazio alle domande dunque. Seduto al centro della stanza colgo il fremere delle voci, l'agitazione nascosta dei presenti. Di fianco un signore calvo e pieno muove nervosamente le gambe. Intanto io finisco di scrivere gli appunti sulla storia dell'Accademia. Il signore di fianco a me ce l'ha fatta, le sue gambe hanno smesso di tremare, e chiede: «Si dice una mail o un mail?» Segue titubante un'altra domanda: «Si può dire Ministra?» Il ritmo aumenta: «Si dice evacuare una città o evacuare i cittadini?» Poi senza tregua tutto il pubblico partecipa: «Sono dovuto andare o ho dovuto andare?» «Ha nevicato o é nevicato?» «Si può dire: è vista essere?» A tutte le domande è stata data una risposta esauriente, fortunatamente.