08/09/2007

IN BILICO TRA DUE MONDI


2007_09_08_119
dai 12 ai 99 anni

Dopo il clamoroso debutto a soli quindici anni con "Sognando Palestina" Randa Ghazy, nata in Italia da genitori egiziani, non ha più smesso di scrivere, divenendo una delle giovani scrittrici italiane più promettenti. Per "Oggi forse non ammazzo nessuno. Storie minime di una giovane musulmana stranamente non terrorista" prende spunto con ironia e leggerezza dalla sua esperienza di immigrata di seconda generazione. Ne parla con l'attrice Lella Costa.

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Italiano
Scontro di civiltà, di culture, di religioni. I conflitti tra mondo cristiano e musulmano sintetizzati nel libro della giovanissima scrittrice di origine egiziana Randa Ghazy. Presentato questa mattina da Lella Costa nella piazza Virgiliana, il romanzo da titolo e sottotitolo lunghissimi "Oggi forse non ammazzo nessuno. Storie minime di una musulmana stranamente non terrorista" è quasi la biografia di Ghazy che pone l'accento sul processo di integrazione dei figli degli immigrati, quelli che vengono catalogati con una nuova dicitura: G2, Generazione 2. Nell'infanzia e durante l'adolescenza sono, secondo la scrittrice, in perenne conflitto tra cultura dei padri e integrazione, intesa come totale omologazione con i coetanei italiani. C'è quindi chi decide di assimilarsi completamente alla società che lo circonda abbandonando e rinnegando le proprie origini, la propria identità e chi invece si isola nella propria cultura, lingua e religione rifiutando qualsiasi contaminazione: «Ci si deve arrendere - ha detto Ghazy - bisogna vivere in eterno equilibrio tra i due poli. Io in questa fase sono stata agevolata dai miei genitori, che mi hanno permesso di integrarmi e al tempo stesso mi hanno insegnato l'arabo e accompagnato in Egitto ogni estate». Dominanti nel suo testo sono due scrittori, morti lo scorso anno, che hanno fortemente condizionato la formazione della giovane narratrice: il premio Nobel egiziano, Nagib Mahfuz e Oriana Fallaci. Nel primo caso è una passione trasmessale dal padre, il secondo invece è il caso di un mito crollato all'improvviso. Dopo la pubblicazione di "La rabbia e l'orgoglio", in cui la giornalista fiorentina si scaglia contro il popolo musulmano, termina l'idillio che si era creato tra scrittrice e lettrice: «Dopo l'11 settembre 2001 è stato pubblicato questo suo articolo e ho sentito come se scrivesse contro di me. L'ho subito come un tradimento e ho creduto nella profonda ignoranza di tante sue affermazioni, quali musulmani equivalente a terrorista ed immigrato che sporca». Il conflitto di civiltà non può esistere per Ghazy che spiega come al massimo le civiltà possano contaminarsi a vicenda e come i conflitti siano circoscritti alla politica. Per il futuro la scrittrice si augura che la società italiana si trasformi da multiculturale in interculturale, approfittando della grande risorsa degli immigrati.

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