05/09/2008

Ioanna Karistiani con Alessandro Zaccuri

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Ioanna Karistiani è una delle figure più rappresentative della letteratura greca contemporanea. Ambientati nel paesaggio a un tempo ostile e di mediterranea bellezza delle isole della Grecia, i suoi romanzi raccontano di appassionanti storie d'amore e complessi intrecci familiari che vedono come protagoniste donne alla ricerca della propria verità. Incontra l'autrice di "Le catene del mare" (premiato come migliore romanzo greco del 2007) lo scrittore Alessandro Zaccuri.



L'evento 68 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente il suo svolgimento era previsto presso il Chiostro del Museo Diocesano.
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È uno degli eventi che hanno subìto un cambio di luogo, e Alessandro Zaccuri, che per l'occasione si trasforma da scrittore a giornalista, fa subito un'ipotesi: per un'atmosfera magica come quella evocata da Ioanna Karistiani, non poteva esserci luogo più raccolto e suggestivo del Teatro Bibiena. Sembra infatti quasi un canto di sirena la lingua greca con cui l'autrice si esprime, mentre racconta di sé e del suo rapporto controverso con la scrittura che l'ha intimidita così tanto da impedirle di lasciarsi andare. A quarantadue anni la svolta: «Se ami scrivere è ora che tu inizi a farlo». Racconta anche dei suoi temi più indagati, l'universo maschile, il segreto, i microcosmi, la natura e la luce, la voglia di scrivere di personaggi semplici e non di eroi, nonostante i suoi trascorsi politici. E poi tante confessioni, come quando spiega di non poter portare un romanzo dall'editore senza averne prima iniziato un altro, o quando parla dei rari pomeriggi senza ispirazione riempiti scrivendo frasi su sedie e foto o slogan da stadio, consapevole che prima o poi finiranno in un altro libro. Già, perché ora che ha iniziato, la Karistiani sembra averci preso gusto e i quattro romanzi all'attivo in otto anni paiono essere solo l'inizio.

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