06/09/2008

Carlo Lucarelli con Piero Dorfles

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«Gli scrittori si basano spesso sul lavoro che hanno fatto gli storici. Però noi facciamo una cosa diversa che è quella, di solito, di svelare i meccanismi». Carlo Lucarelli ha sempre dimostrato nella sua produzione una grande passione per la Storia, soprattutto per la storia recente del nostro Paese. Passione che nel suo ultimo "L'ottava vibrazione" ha assunto finalmente la forma del romanzo storico. Lo incontra il giornalista Piero Dorfles.

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Italiano
Come nasce un libro giallo di Carlo Lucarelli? Da dove prende ispirazione, come definisce i suoi personaggi e come va alla ricerca di storie lo scrittore bolognese? Di questo e altro si è parlato, con lo stesso Carlo Lucarelli e con il giornalista Piero Dorfles, a Palazzo Ducale, con il pretesto di presentare l'ultima opera del giallista, "L'ottava vibrazione", raccontando anche dei personaggi dei suoi primi lavori, come il commissario De Luca e lo sfortunatissimo poliziotto Coliandro, innamorato perenne della punkettina Nikita. Alla domanda sul perché sceglie spesso di ambientare i propri romanzi in un tempo passato (l'ultimo, ad esempio, prende vita a fine '800, durante l'infruttuosa campagna coloniale italiana) Lucarelli spiega che così facendo, scrivendo del nostro passato collettivo, è possibile confrontarsi con le proprie origini, per capire e interpretare la realtà di oggi. Ma lo fa anche per raccontare, con la «scusa» del giallo, anche un particolare ambiente o una determinata situazione storica. Il giallo, insomma, anche come «mezzo» per scrivere di altro, non solo come fine ultimo delle sue opere. Così "L'ottava vibrazione" è al contempo giallo e romanzo storico, tanto che lo stesso autore, per rendere coerente il racconto, oltre a documentarsi su libri e cronache del tempo, si è recato più volte in visita ai luoghi che sarebbero diventati protagonisti del suo libro, per coglierne particolari, odori, luci e volti. Tenendo a mente quest'ultima riflessione, possiamo dire che Carlo Lucarelli è di sicuro un ottimo scrittore di libri gialli, ma che forse, ora, questa definizione inizia ad andargli un po' stretta.

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