11/09/2009

Andreï Makine con Piero Dorfles

2009_09_11_086
«Trapiantato in una grande capitale europea, mi voltavo a contemplare l'immensità dei campi di grano e le grandi pianure coperte di neve sotto la luna. Vedevo la Russia da francese! Ero altrove». Andreï Makine, nato e cresciuto nell'immensa pianura siberiana, vive a Parigi da oltre vent'anni. Adotta subito il francese come lingua d'espressione, ma riesce a far pubblicare il suo primo romanzo solo fingendo che si tratti di una traduzione dal russo. Oggi Makine, vincitore del premio Goncourt, si è affermato come uno dei più autorevoli autori di lingua francese: i suoi romanzi ("Il testimone francese", "L'amore umano") si caratterizzano per l'uso di una lingua letteraria molto ricca e di uno stile sobrio e insieme figurativo. Lo incontra Piero Dorfles, giornalista e critico letterario.



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