12/09/2009 - Scintille. Trenta minuti di improvvisa energia
SOLO DOMANDE DAL PUBBLICO
2009_09_12_SCINT1030
Muriel Barbery risponde su "L'eleganza del riccio".
Finito un libro, ad ogni lettore rimane almeno una domanda. Nelle "scintille" solo domande dal pubblico gli scrittori finalmente rispondono. Mezz'ora totalmente dedicata ad una singola opera: non sono consentite divagazioni né agli autori, né ai lettori.
Finito un libro, ad ogni lettore rimane almeno una domanda. Nelle "scintille" solo domande dal pubblico gli scrittori finalmente rispondono. Mezz'ora totalmente dedicata ad una singola opera: non sono consentite divagazioni né agli autori, né ai lettori.
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Francese
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Muriel Barbéry, timida e sorridente, si siede sotto la tenda di Piazza Sordello e viene accolta da un lungo applauso del pubblico, pronto a sommergere di domande l'autrice del best-seller "L'eleganza del riccio". Per mezz'ora, la scrittrice francese soddisfa tutte le curiosità dei suoi lettori e risponde di buon grado, nonostante per sua stessa ammissione lei non ami parlare in pubblico. Elegante e ritrosa, proprio come un riccio, insomma.
Racconta del suo amore per il Giappone, della genesi del romanzo, della creazione dei personaggi, di come la stesura del libro non sia stata affatto pianificata; del grande successo che ha avuto in Francia e all'estero, inaspettato, ma fortemente voluto. Sorride quando una signora del pubblico la rimprovera per l'epilogo del romanzo, in cui una delle protagoniste muore: «ho ricevuto molte lettere di protesta da signore indignate, e altre di persone che invece mi ringraziavano», scherza la Barbéry, e aggiunge: «io ho semplicemente seguito le mie emozioni, che raramente mi hanno tradita». Poi spiega che la forte divisione in classi del romanzo è verosimile, rispecchia quella della società in cui spesso l'intelligenza e il talento dei più umili vengono considerati inappropriati e finiscono per essere sprecati. «I personaggi di Paloma e Kakuno sono i portabandiera della speranza che qualcosa possa cambiare», dichiara la scrittrice. E, sul finire dei 30 minuti a disposizione, ribadisce l'importanza dell'arte e della bellezza, «chi mai potrebbe voler vivere senza la bellezza?», e dell'amore. Tutto il percorso del romanzo, in effetti, potrebbe essere riassunto come la storia di due donne estremamente sole che riescono ad uscire dal loro isolamento proprio grazie all'amore che, come l'arte, ha il potere di riconciliare le persone con la vita.
Racconta del suo amore per il Giappone, della genesi del romanzo, della creazione dei personaggi, di come la stesura del libro non sia stata affatto pianificata; del grande successo che ha avuto in Francia e all'estero, inaspettato, ma fortemente voluto. Sorride quando una signora del pubblico la rimprovera per l'epilogo del romanzo, in cui una delle protagoniste muore: «ho ricevuto molte lettere di protesta da signore indignate, e altre di persone che invece mi ringraziavano», scherza la Barbéry, e aggiunge: «io ho semplicemente seguito le mie emozioni, che raramente mi hanno tradita». Poi spiega che la forte divisione in classi del romanzo è verosimile, rispecchia quella della società in cui spesso l'intelligenza e il talento dei più umili vengono considerati inappropriati e finiscono per essere sprecati. «I personaggi di Paloma e Kakuno sono i portabandiera della speranza che qualcosa possa cambiare», dichiara la scrittrice. E, sul finire dei 30 minuti a disposizione, ribadisce l'importanza dell'arte e della bellezza, «chi mai potrebbe voler vivere senza la bellezza?», e dell'amore. Tutto il percorso del romanzo, in effetti, potrebbe essere riassunto come la storia di due donne estremamente sole che riescono ad uscire dal loro isolamento proprio grazie all'amore che, come l'arte, ha il potere di riconciliare le persone con la vita.