07/09/2011
VOCI DAL MONDO ARABO 1997-2010
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Molti sono gli esponenti della cultura araba che dal 1997 ad oggi sono intervenuti a Festivaletteratura: narratori come Elias Khouri ed Assia Djebar, poeti come Adonis e Joumana Haddad, intellettuali oggi purtroppo scomparsi come Edward Said e Mahmud Darwish, ed altri ancora. In un'edizione che dedica una particolare attenzione alle rivoluzioni in corso nei paesi del Mediterraneo, ci è sembrato particolarmente importante poter tornare ad ascoltare le loro parole. Presso l'Archivio di Festivaletteratura sarà possibile nei giorni del Festival risentire alcuni di quegli interventi. Elisabetta Bartuli e Paola Caridi, che hanno presentato in questi anni molti degli autori arabi intervenuti, nella serata di mercoledì inaugureranno ufficialmente le postazioni d'ascolto ricordando alcuni di quegli incontri.
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Italiano
Mantova, piccola grande città, ma anche patria culturale d'adozione per molti scrittori e dissidenti arabi. Il ruolo del Festivaletteratura come luogo di accoglienza, come spazio libero di confronto aperto, in tempi non sospetti, alle più fervide e brillanti menti provenienti dal mondo arabo, è stato sottolineato con forza nel corso dell'incontro dal titolo "Voci dal mondo arabo 1997-2010", con Elisabetta Bartuli e Paola Caridi all'Archivo Festivaletteratura. E proprio il ruolo dell'archivio è stato al centro dell'incontro, per la sua capacità di riproporre video e foto di incontri delle precedenti edizioni del Festivaletteratura con alcuni tra i più importanti autori del mondo arabo, tra cui Fateema Mernissi, Edward Said e Alaa Al-Aswany. Gli anni di piombo marocchini, la drammatica vicenda del popolo palestinese e le dinamiche e contraddittorie strade del Cairo: questi alcuni dei temi affrontati dagli autori, che, offrendo uno spaccato della vitalità, ma anche delle problematiche insite nelle rispettive società, hanno anticipato in qualche modo i recenti avvenimenti del risveglio arabo. E Mantova è stata un caso pressoché unico nel panorama culturale italiano, in quanto ha saputo offrire ai dissidenti arabi un'oasi di libertà, ricevendo in cambio testimonianze uniche, di vita vera e di impegno autoriale d'antan. E il pubblico del Festivaletteratura può ancora oggi ripercorrere quelle interviste, quei momenti di confronto e dialogo con un mondo, quello arabo, che spesso non abbiamo voluto o saputo conoscere: basta recarsi all'Archivio Festivaletteratura. Ripercorrere il passato per interpretare il presente, una lezione sempre valida.