07/09/2011

IL MONDO FINIRÀ MERCOLEDÌ ALLE 21:30

2011_09_07_017
Manca poco ormai. Pochissimo. Finirà tutto questa volta. «Not with a whimper but a bang»: il Sole Nero si sta avvicinando alla Terra, e non c'è più scampo. Nessuno ne parla, ovvio: che cosa credete? Bisogna saper leggere quello che sta per succedere: rincorrere il tempo, superarlo... Un'apocalisse di coppia: Tullio Avoledo legge e Davide 'Boosta' Dileo suona. Da "Un buon posto per morire".
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Stasera al Teatro Bibiena Tullio Avoledo e Davide 'Boosta' Dileo hanno presentato il loro libro "Un buon posto per morire". Durante la serata si sono alternati momenti in cui Tullio Avoledo leggeva passi del romanzo accompagnato al pianoforte da Dileo e momenti in cui i due autori hanno conversato sull'origine del loro sodalizio, sulla scelta del tema del complottismo e sulle suggestioni offerte dalla Torino 'mistica' di Dileo. In molti pensavano che il peso della scrittura sarebbe stato tutto a carico di Tullio Avoledo, ma lo scrittore ha invece reso omaggio alla «velocità creativa» di Dileo e ha confermato che l'omogeneità dello stile del libro è frutto di affiatamento. Visto il soggetto scelto, dal pubblico è nata la domanda se i due credono realmente che una forma di complotto ci soggioghi; la risposta è stata coerente: è impossibile pensare che conosciamo tutta la verità o che possiamo comprenderla interamente. Gli spunti per questa idea sono venuti tanto dai cunicoli di Torino quanto da Nostradamus. Ora se il sole nero di cui si parla nel romanzo distruggerà davvero la terra, non c'è problema, perché come dicono Avoledo e Dileo «questo è ancora un buon posto per morire, non fosse altro perché è l'unico che abbiamo». 

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