08/09/2011
MORIRE DAL RIDERE
2011_09_08_067
Jonas Jonasson, l'autore svedese che con un convincente romanzo umoristico ("Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve") ha dimostrato che dal Nord non vengono solo gialli, e Giorgio Faletti, il maggior rappresentante italiano del thriller all'americana ("Io uccido"; "Appunti di un venditore di donne") hanno accettato di mettere a confronto pregi e difficoltà dei due generi, cercando, chi lo sa?, di convincersi l'un l'altro a misurarsi con una sfida narrativa nuova. O magari, grazie ai sagaci suggerimenti di Massimo Cirri, a provare a inventare un nuovo genere: il comic-thriller.
English version not available
Italiano
Svedese
Svedese
Giorgio Faletti e Jonas Jonasson, mediati da Massimo Cirri, sono riusciti a coinvolgere e divertire il numeroso pubblico presente a Piazza Castello. I due autori si occupano di generi apparentemente opposti, il noir per Faletti e il romanzo umoristico per Jonasson, che però non mancano di punti d'incontro. Jonasson ricorda che anche nel suo libro come in quelli di Faletti muoiono molte persone anche se in modi meno usuali (ad esempio un suo personaggio muore schiacciato da un elefante dopo essere rimasto bloccato nelle feci dell'animale). Entrambi gli autori concordano sul fatto che l'importante sia dare una coerenza e una credibilità alla storia e dotarla di una tensione che renda viva la voglia di andare avanti con la lettura. Per Jonasson è necessario seguire uno schema preciso durante la scrittura di un libro anche se poi i personaggi prendono spesso una vita propria. L'approccio dei due autori alla scrittura è stato determinato da un'insoddisfazione rispetto a quella che era la vita precedente; Jonasson da imprenditore decise di abbandonare tutto, attraversando anche un periodo di forte depressione, prima di scrivere il suo libro e Faletti, sebbene non rinnegando le esperienze passate, desiderava trovare nuovi stimoli. Alla fine le domande del pubblico sono tutte per Jonasson, quindi Faletti, con la sua solita ironia, si fa domande e si risponde, concludendo l'incontro con la leggerezza che lo ha caratterizzato fin dall'inizio.
"Morire dal ridere", uno degli eventi più attesi della kermesse, nell'antica intimità di Piazza Castello vede come protagonisti Giorgio Faletti e il giornalista Jonas Jonasson.
I due personaggi, scrittori di generi apparentemente opposti, si sono confrontati sia a livello professionale che umano, grazie all'aiuto di Massimo Cirri e di una formidabile interprete. Sia il passato da comico dell'italiano sia l'ironia dello svedese conquistano a poco a poco il numeroso pubblico. Entrambi riconoscono nella realtà qualcosa di non così lontano dai loro scritti: al contrario essi la osservano e colgono da essa aspetti tragici il primo, comici il secondo, usando però i dovuti accorgimenti per rendere i romanzi avvincenti e le storie narrate verosimili spingendo in tal modo il lettore a continuare il libro.
Raccontando spezzoni delle proprie esperienze, Faletti e Jonasson rivelano in molti aspetti la loro somiglianza, e anche l'inattesa affinità che c'è tra la scrittura di un 'noir' e quella di un racconto umoristico, passando in rassegna le tecniche per catturare l'attenzione del lettore. E che dire, senz'altro sono riusciti a catturare quella degli ascoltatori, che incantati e divertiti dal simpatico incontro hanno apprezzato questo particolare confronto e unione tra lo scrittore che fa 'morire' e quello che fa 'ridere' vedendo così il conio del termine 'comic-thriller'.
"Morire dal ridere", uno degli eventi più attesi della kermesse, nell'antica intimità di Piazza Castello vede come protagonisti Giorgio Faletti e il giornalista Jonas Jonasson.
I due personaggi, scrittori di generi apparentemente opposti, si sono confrontati sia a livello professionale che umano, grazie all'aiuto di Massimo Cirri e di una formidabile interprete. Sia il passato da comico dell'italiano sia l'ironia dello svedese conquistano a poco a poco il numeroso pubblico. Entrambi riconoscono nella realtà qualcosa di non così lontano dai loro scritti: al contrario essi la osservano e colgono da essa aspetti tragici il primo, comici il secondo, usando però i dovuti accorgimenti per rendere i romanzi avvincenti e le storie narrate verosimili spingendo in tal modo il lettore a continuare il libro.
Raccontando spezzoni delle proprie esperienze, Faletti e Jonasson rivelano in molti aspetti la loro somiglianza, e anche l'inattesa affinità che c'è tra la scrittura di un 'noir' e quella di un racconto umoristico, passando in rassegna le tecniche per catturare l'attenzione del lettore. E che dire, senz'altro sono riusciti a catturare quella degli ascoltatori, che incantati e divertiti dal simpatico incontro hanno apprezzato questo particolare confronto e unione tra lo scrittore che fa 'morire' e quello che fa 'ridere' vedendo così il conio del termine 'comic-thriller'.