08/09/2011

UN LUOGO CHIAMATO CHERNOBYL

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Chernobyl significa 'nero stelo d'erba', probabilmente perché lì, in tempi remoti, veniva raccolta la componente principale dell'assenzio. Molto prima della catastrofe nucleare, la 'Zona' - come viene oggi sinistramente chiamata l'ampia area contaminata dalle radiazioni - è stata teatro di efferati accadimenti della storia, tra vendette staliniane, crimini nazisti e persecuzioni degli ebrei, oltre a portare nella propria memoria antiche superstizioni di presenze demoniache che ritrovano eco nelle opere di Lermontov, Bulgakov, Dostoevskij. Francesco M. Cataluccio, autore di "Chernobyl", insieme allo scrittore Paolo Nori, ripercorre le livide vicende di questa terra che può essere letta oggi come il simbolo vivo dello sradicamento patito dai popoli dell'Europa Centrale nel corso della loro storia.
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Italiano
All'interno della Chiesa di S. Maurizio, si svolge l'evento "Un luogo chiamato Chernobyl".
Presenziano Francesco Cataluccio, che ha lavorato nel campo dell'editoria e scritto libri, e Paolo Nori, scrittore e traduttore letterario. L'incontro è incominciato con Paolo Nori che ha raccontato un annedoto riguardo i suoi anni di università nei quali studiava la lingua russa e in molti lo riempivano di domande sul perché.
Poi è il turno di Francesco, che racconta di essersi interessato a Chernobyl scoprendo sia l'esplosione che il significato: 'Stelo nero d'erba'. Nori ha parlato dell'Unione Sovietica dato che molti vogliono dimenticare il comunismo; Cataluccio della storia di Chernobyl tra guerre, carestie, persecuzioni e stragi e della somiglianza con l'atmosfera del post-Auschiwitz.

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