Nori, Paolo
Paolo Nori è uno scrittore e traduttore italiano, nato a Parma nel 1963. Dopo il diploma in ragioneria ha lavorato in Algeria, Iraq e Francia; tornato in Italia ha conseguito la laurea in Lingua e Letteratura Russa presso l'Università degli Studi di Parma, con una tesi sulla poesia di Velimir Chlebnikov (di cui fu relatore Gian Piero Piretto). Ha esercitato per anni l'attività di traduttore di manuali tecnici dal russo, curando l'antologia degli scritti di Daniil Charms (Disastri) e l'edizione dei classici Feltrinelli di Un eroe dei nostri tempi di Lermontov. Ha tradotto altresì Le umili prose di Puškin, Le anime morte di Gogol', Padri e figli di Turgenev e l'antologia di Velimir Chlebnikov dal titolo 47 poesie difficili e una facile. Presso la redazione del giornale Il sempliceconosce Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati, Ugo Cornia e Daniele Benati, con i quali collabora per molti anni; nello stesso tempo inizia a pubblicare i suoi scritti, spesso influenzati dalle avanguardie russe ed emiliane. Fondatore della rivista L'Accalappiacani, edita da DeriveApprodi e della rivista Qualcosa edita da Sempremai, collabora con testate giornalistiche quali Il Foglio, Il Fatto Quotidiano e Il Post e, dal 2018, insegna al corso di Laurea Magistrale in Traduzione specialistica e interpretariato di conferenza presso la IULM di Milano. Tra i suoi numerosi romanzi ricordiamo: Bassotuba non c'è (1999); Spinoza (2000); Grandi ustionati (2001); Si chiama Francesca, questo romanzo (2002); Noi la farem vendetta (2006); A Bologna le bici erano come i cani (2010);Siamo buoni se siamo buoni (2014); La piccola Battaglia portatile (2015); Che dispiacere (2020); Sanguina ancora (2021, finalista al premio Campiello); Vi avverto che vivo per l'ultima volta (2023, incentrato sulla vita e l'opera di Anna Achmatova).
(foto: © Festivaletteratura)
Paolo Nori is an Italian writer and translator, born in Parma in 1963. After qualifying as an accountant, he worked in Algeria, Iraq and France. Back in Italy, he graduated in Russian Language and Literature at Parma University, with a dissertation on the poems of Velimir Chlebnikov. He then translated handbooks from Russian into Italian. As a translator he edited the anthology of the writings by Daniil Charms "Disastri", "Un eroe dei nostri tempi" by Lermontov, "Le umili prose" by Puskin, "Le anime morte" by Gogol, Turgenev's "Padri e Figli" and Velimir Chlebnikov's anthology "47 poesie difficili e una facile". He met Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati, Ugo Cornia and Daniele Benati on the editing board of "Il semplice", with whom he collaborated for many years, beginning to publish his own writing, strongly influenced by the Russian and Emilian avant-garde. He created and edits the magazine "L'accalappiacani" published by DeriveApprodi. In 2012 he published a collection of stories for children with Rizzoli, "Per Tredici favole belle e una brutta". He created "L'Accalappiacani" magazine, published by DereveApprodi, in 2016 he published a reinterpretation of Luigi Pulci's "Morgante", the novel "Spinoza" and "Le parole senza le cose"; in 2017 the novel "Undici treni", "Strategie della crisi" and with Tim Kostin the illustrated book "Sei città".
(photo: © Festivaletteratura)