11/09/2011
LA FORMA MATERNA DEL PENSIERO
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Spesso dimentichiamo come una delle più potenti metafore della creatività del pensiero, il 'partorire un'idea', tragga origine dal parto naturale. In questo senso la nostra cultura ha operato da sempre una divaricazione netta di ruoli tra chi è dedito a concepire e far crescere figli (le donne) e chi invece può dedicare tempo all'attività intellettuale e dunque a concepire idee (gli uomini). Secondo la filosofa Francesca Rigotti, riavvicinare il significato simbolico della gestazione e del concepimento a quello originario permette di riscoprire la migliore forza di un «sapere materno, nel quale le caratteristiche di attenzione e amore, vincolo, legame e vicinanza possano diventare simboli di esperienza e conoscenza» rispetto a una creazione al maschile intesa in senso esclusivamente intellettuale. Dialoga con l'autrice di "Partorire col corpo e con la mente" la giornalista Anna Maria Crispino.
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Italiano
Intervistata dalla giornalista Annamaria Crispino, la filosofa Francesca Rigotti, autrice di "Partorire col corpo e con la mente", diverte il pubblico del Conservatorio Campiani con riflessioni ironiche e pungenti sull'atavico pregiudizio dell'inferiorità della donna rispetto all'uomo. Rigotti inizia con la metafora del furto della maternità, che rientra in quelli che la filosofa definisce paradossi di Arianna: pur trattandosi di uno stesso gesto, all'uomo si attribuisce la versione nobile e alla donna quella pratica (battuta: come con l'acqua, la donna lava e l'uomo battezza). Il furto della maternità è evidente in modi di dire come «parto di idee», che divide ancora una volta la donna 'madre fisica' e l'uomo 'madre spirituale'. Alla donna è infatti da sempre attribuita un'intelligenza pratica, all'uomo invece statica: «Ma sarebbe più giusto chiedersi quale tipo di intelligenza una persona abbia, senza pensare al suo sesso», sostiene la Rigotti. Spiegando che è ora di smettere di definire e incasellare la donna in un ruolo, senza mai chiedersi quale ruolo spetti invece all'uomo.