11/09/2011
TESTO DA PALCO NEL RACCONTARE NEL
2011_09_11_276
NEL è lo spettacolo teatrale che ha girato in più di 100 città d'Italia. NEL è il testo di quello spettacolo teatrale. NEL è Alessandro Bergonzoni, sul palco di Festivaletteratura a vostra completa disposizione.
L'evento 276 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente non era prevista la presenza di Oliviero Ponte di Pino.
L'evento 276 ha subito variazioni rispetto a quanto riportato sul programma. Originariamente non era prevista la presenza di Oliviero Ponte di Pino.
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Italiano
Sentir parlare Alessandro Bergonzoni è quasi ipnotico. Non sembra ci sia aspetto della vita su cui non si sia soffermato e su cui non abbia riflettuto, che abbia snocciolato e approfondito. È un fiume in piena. Accenna appena al suo spettacolo NEL che è un essere dentro le cose. Bergonzoni dice di non attingere dalla realtà, perchè quella arriva dopo. Coglie i pensieri e le energie che circolano nell'aria. Diverte il pubblico con battute e fa ammutolire con pensieri che riguardano la bellezza, il ruolo che ciascuno deve prendersi nella vita, la capacità di cambiare affrontando le difficoltà.
Bisogna opporsi ai 'furti neuronali' a cui siamo continuamente sottoposti e diventare scrittori, essere capaci di tutto, di andare a vedere e a cercare. Dice di aver fatto voto di 'vastità', perché si deve pensare al mondo come ad un sistema collegato fatto di energie. Non si deve stare da nessuna parte se non verso il cosmo.
È incontenibile Alessandro Bergonzoni nel Cortile della Cavallerizza. Accompagnato da Oliviero Ponte Di Pino, suo editore in funzione di spalla, affronta vari temi con la potenza di un fiume in piena e la profondità di un abisso. Con carica coinvolgente riesce ad ammaliare il pubblico con l'arte sottile dell'ironia e comunica il vero compito degli incontri pubblici: non devono essere 'cultura colluttoria', non devono essere espulsi una volta terminati, ma devono essere custoditi, metabolizzati e devono diventare un punto di riferimento che permetta di cambiare il quotidiano. È un invito collettivo a non fermarsi, non rinunciare al di più, non abituarsi al buio ma pretendere la luce. L'unica strada è l'impegno, generare energia positiva che possa trasmettersi, che ci faccia svegliare.
Un altro concetto importante è che non dobbiamo pensare di poter esprimere le nostre idee solo se siamo coinvolti direttamente in un dramma, ma dobbiamo impegnarci per fare in modo che quel tipo di dramma possa essere estirpato dalla società tutta. Resta la speranza che il pubblico, al di là del sorriso immediato, riesca a mettere in pratica quanto così calorosamente ha dimostrato di aver colto.
Bisogna opporsi ai 'furti neuronali' a cui siamo continuamente sottoposti e diventare scrittori, essere capaci di tutto, di andare a vedere e a cercare. Dice di aver fatto voto di 'vastità', perché si deve pensare al mondo come ad un sistema collegato fatto di energie. Non si deve stare da nessuna parte se non verso il cosmo.
È incontenibile Alessandro Bergonzoni nel Cortile della Cavallerizza. Accompagnato da Oliviero Ponte Di Pino, suo editore in funzione di spalla, affronta vari temi con la potenza di un fiume in piena e la profondità di un abisso. Con carica coinvolgente riesce ad ammaliare il pubblico con l'arte sottile dell'ironia e comunica il vero compito degli incontri pubblici: non devono essere 'cultura colluttoria', non devono essere espulsi una volta terminati, ma devono essere custoditi, metabolizzati e devono diventare un punto di riferimento che permetta di cambiare il quotidiano. È un invito collettivo a non fermarsi, non rinunciare al di più, non abituarsi al buio ma pretendere la luce. L'unica strada è l'impegno, generare energia positiva che possa trasmettersi, che ci faccia svegliare.
Un altro concetto importante è che non dobbiamo pensare di poter esprimere le nostre idee solo se siamo coinvolti direttamente in un dramma, ma dobbiamo impegnarci per fare in modo che quel tipo di dramma possa essere estirpato dalla società tutta. Resta la speranza che il pubblico, al di là del sorriso immediato, riesca a mettere in pratica quanto così calorosamente ha dimostrato di aver colto.