07/09/2012
GIOCHI DA RAGAZZI
2012_09_07_066
bambini e adulti dai 10 anni in su
Da "Buchi nel deserto" a "C'è un maschio nel bagno delle femmine", da "Un gioco da ragazzi" a "Il voltacarte" lo scrittore americano non ha mai perso la capacità di raccontare, facendo ridere e pensare i giovani lettori. Proponendo loro storie di scuola, avventura e persino... bridge. Sì, perché nessun gioco è precluso alle menti sveglie e avventurose dei tanti ragazzi che lo leggono, come racconterà allo scrittore Andrea Valente.
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«Perché ha scelto di scrivere un libro su un argomento così poco conosciuto?» chiede Andrea Valente all'autore. «Perché è la mia passione, quasi un secondo lavoro per me, ed è il mio hobby preferito: gioco tutti i giorni in un club e partecipo anche a numerosi tornei nazionali» confida lo scritore texano Louis Sachar che, sottoposto alle domande dell'ormai esperto Andrea, parla del suo ultimo successo, "Il Voltacarte". Questo libro racconta di un ragazzino, Alton, che deve badare allo zio Lester per procurarsi un po' di soldi e così viene a conoscenza del bridge. E anche se il nome del gioco non c'entra nulla con la sua traduzione, in questo libro il bridge sembra creare proprio un 'ponte' tra Alton e Lester («anche se ciò non era voluto» afferma lo scrittore).
"Il Voltacarte" è il risultato raggiunto dopo due anni di scrittura solitaria, poiché «l'energia che si accumula dentro di me quando scrivo mi sembra sempre che si disperda, se discuto con gli altri della mia idea», rivela Louis. Lavoro ben diverso dallo scrivere per un film, come ha avuto modo di sperimentare personalmente, è lui infatti lo sceneggiatore del film tratto dal suo libro "Buchi nel deserto". Ma come spesso succede, è stata per lui una «piccola delusione» constatare che i personaggi del film non rientravano completamente nell'idea iniziale che si era fatto di loro.
È stato un incontro piacevole e coinvolgente, che ha riscosso successo fra il suo giovane pubblico.
"Il Voltacarte" è il risultato raggiunto dopo due anni di scrittura solitaria, poiché «l'energia che si accumula dentro di me quando scrivo mi sembra sempre che si disperda, se discuto con gli altri della mia idea», rivela Louis. Lavoro ben diverso dallo scrivere per un film, come ha avuto modo di sperimentare personalmente, è lui infatti lo sceneggiatore del film tratto dal suo libro "Buchi nel deserto". Ma come spesso succede, è stata per lui una «piccola delusione» constatare che i personaggi del film non rientravano completamente nell'idea iniziale che si era fatto di loro.
È stato un incontro piacevole e coinvolgente, che ha riscosso successo fra il suo giovane pubblico.