06/09/2013 - Pagine Nascoste

LIBRI E NUVOLE

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Presenta il film il regista Pier Paolo Giarolo

di Pier Paolo Giarolo, Italia/Francia, 2013, 85'

In un remoto villaggio delle Ande peruviane, una bambina è in attesa di nuovi libri, che arriveranno in uno zaino portato a piedi da un volontario, dopo un viaggio di diversi giorni. In un altro villaggio un'anziana spiega come tingere la lana con un metodo naturale: le sue parole vengono trascritte e diventeranno uno dei nuovi libri dell'Enciclopedia Campesina. In Perù, le biblioteche rurali sono costituite da poche dozzine di libri che, una volta letti, vengono trasportati a spalla dalle persone, insieme a mais e patate, in modo che possano essere scambiati con le altre comunità. Messaggio e messaggero viaggiano insieme, in un paesaggio incontaminato a pochi passi dalle nuvole.
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All'inizio ci sono le nubi, grevi, cariche di pioggia, minacciose. E poi ci sono i libri che viaggiano, si riposano e ripartono lunghi sentieri impervi. Paolo Giarolo porta sullo schermo in "Libri e nuvole" il cammino alla base delle biblioteche rurali, nate 40 anni fa. Inizialmente, erano alimentate da estratti e libri provenienti dalla Spagna, per poi dar voce all'immenso patrimonio culturale peruviano. Alfredo, volontario e uomo di città, cura e raccoglie pezzi di vita, fiabe, leggende per creare quei libri che costituiranno le piccole biblioteche. Le biblioteche non sono un progetto di qualche organizzazione internazionale o un modello, ma una funzione vitale. Così vitale che il lettore scegli i libri soprattutto all'utilità che potrebbero avere nella quotidianità. Il libro di medicina tradizionale, preso da Sonia, servirà per guarire la nonna ammalata. I libri, i lettori e le donne che li trasportano costituiscono un punto focale del libro. L'attesa della piccola lettrice diventa ogni giorno insopportabile per il mancato arrivo delle nuove letture. Le donne sono al tempo stesso collante di una società che si identifica in queste minuscole comunità arroccate.  È interessante osservare come il processo di stampa del libro, così moderno e industriale, si contrappone al percorso fisico e antico del libro stesso. Il film gioca su due livelli. La poesia della lettura e dei luoghi si lega ben alle emozioni suscitate dall'incontro con gli abitanti. E al tempo stesso c'è una chiara polemica all'inquinamento dovuta alla vicina miniera. I cambiamenti climatici hanno impoverito i terreni. E a questi poveri contadini cosa rimane se non leggere? La mente è come la terra, deve essere curata e alimentata per dare buoni frutti.  E infine, c'è il sussurro della lettura, come respiro del mondo e come atto intimistico.

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