07/09/2013
Marie-Aude Murail con Lella Costa
2013_09_07_139
bambini e adulti dai 13 anni in su
«La cosiddetta letteratura per l'infanzia, soprattutto negli ultimi anni, si è arricchita di autori e titoli che hanno reso sempre più labile, e a volte pretestuosa, la separazione dalla letteratura tout court», anche grazie a grandi autori come Marie-Aude Murail che «riesce a passare dalla descrizione di situazioni e sentimenti più veri del vero, all'assurdo più totale, proprio perché padroneggia perfettamente l'uso dell'ironia». L'autrice del pluripremiato "Oh, Boy!" e del recente "Miss Charity" dialoga con la sua appassionata lettrice Lella Costa.
English version not available
Italiano
Francese
Francese
È con l'ironia e la semplicità di chi sa farsi ascoltare che quest'oggi Marie-Aude Murail ha presentato il suo nuovo libro ("Miss Charity") in compagnia dell'autrice Lella Costa. Dopo una breve introduzione della scrittrice francese, Lella prende la parola: visibilmente commossa, legge alcuni passi del romanzo della Murail ad un pubblico attento, recitando le parti di una bambina singolare e curiosa.
Romanzo dai passi narrativi entusiasmanti e sempre diversi, "Miss Charity" narra la storia dell'omonima protagonista, bambina prima e donna poi, ispirata all'illustratrice e naturalista inglese Beatrix Potter. Dissezionando ghiri e studiando 'uno zoo di animali' sotto l'occhio attento dell'enigmatica tata Tabita, Charity trascorre la sua infanzia imparando a memoria le opere di Shakespeare e trascrivendo le conversazioni tra la madre e le sue amiche in un linguaggio segreto (che lei stessa a volte dimentica).
Marie-Aude si rispecchia molto nel carattere di Charity: racconta infatti che anche lei, da bambina, aveva inventato un Paese con una lingua propria per viverci 'cose proibite'. «Mi era proibito essere un uomo» racconta, «ed in quel Paese io ero un uomo».
Storia d'un tenero amore e di un'intricata situazione familiare, il romanzo narra una storia singolare non lasciando trasparire emozioni, come «un inglese vittoriano che non suda mai».
Al termine dell'evento, la Murail svela all'appassionato pubblico le prime pagine del nuovo libro "Tremila modi per dire ti amo", da poco uscito nelle librerie francesi.
Un incontro emozionante e coinvolgente, grazie all'ironica interpretazione di Lella Costa (autrice del nuovo romanzo "Come una specie di sorriso") e alla semplicità con cui Marie-Aude riesce ad affrontare temi difficili e molto spesso tristi nei suoi libri.
«Sono più nel teatro che nel cinema» confessa la Murail, «più nella radio che nella televisione, ed è per questo che quando vi ascolto chiudo gli occhi».
Romanzo dai passi narrativi entusiasmanti e sempre diversi, "Miss Charity" narra la storia dell'omonima protagonista, bambina prima e donna poi, ispirata all'illustratrice e naturalista inglese Beatrix Potter. Dissezionando ghiri e studiando 'uno zoo di animali' sotto l'occhio attento dell'enigmatica tata Tabita, Charity trascorre la sua infanzia imparando a memoria le opere di Shakespeare e trascrivendo le conversazioni tra la madre e le sue amiche in un linguaggio segreto (che lei stessa a volte dimentica).
Marie-Aude si rispecchia molto nel carattere di Charity: racconta infatti che anche lei, da bambina, aveva inventato un Paese con una lingua propria per viverci 'cose proibite'. «Mi era proibito essere un uomo» racconta, «ed in quel Paese io ero un uomo».
Storia d'un tenero amore e di un'intricata situazione familiare, il romanzo narra una storia singolare non lasciando trasparire emozioni, come «un inglese vittoriano che non suda mai».
Al termine dell'evento, la Murail svela all'appassionato pubblico le prime pagine del nuovo libro "Tremila modi per dire ti amo", da poco uscito nelle librerie francesi.
Un incontro emozionante e coinvolgente, grazie all'ironica interpretazione di Lella Costa (autrice del nuovo romanzo "Come una specie di sorriso") e alla semplicità con cui Marie-Aude riesce ad affrontare temi difficili e molto spesso tristi nei suoi libri.
«Sono più nel teatro che nel cinema» confessa la Murail, «più nella radio che nella televisione, ed è per questo che quando vi ascolto chiudo gli occhi».