07/09/2013 - Lavagne. Gli elementi del sistema periodico

C - CARBONIO

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«Al carbonio, elemento della vita, era rivolto il mio primo sogno letterario», scriveva Primo Levi in Il sistema periodico: «volevo raccontare la storia di un atomo di carbonio». Maurizio Persico prende spunto dal racconto di Levi per parlare del ciclo geochimico del carbonio, cioè dello scambio continuo tra atmosfera, esseri viventi, mari e crosta terrestre di composti di questo elemento, e di come le attività umane possano alterare questo ciclo, influenzando il clima del pianeta.
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Le sue differenti forme includono una sostanza delle più morbide - la grafite - e una delle più dure - il diamante - mai conosciute dall'uomo. Professore di chimica all'università di Pisa, Maurizio Persico prosegue il ciclo delle "Lavagne scientifiche" dedicate alla tavola periodica degli elementi. E in questa assolata mattina di fine estate ci racconta l'avvincente storia del carbonio, l'elemento alla base di quasi tutte le forme di vita sulla Terra, dalle più semplici alle più complesse. Capitolo conclusivo di "Il Sistema Periodico" di Primo Levi, narratore straordinario ma anche ottimo divulgatore scientifico, la storia dell'atomo di carbonio ci presenta la più complessa e misteriosa delle reazioni chimiche, se è vero che ogni creatura, dall'ameba all'uomo, è costruita attorno ad atomi di questo elemento. Sorta di Lucrezio dell'epoca moderna, Levi si addentra in un vortice di vicissitudini che portano appunto l'atomo di carbonio, complici la clorofilla e la fotosintesi, ad essere trafitto da un raggio di sole, staccato dall'ossigeno e fissato quindi in una molecola di glucosio, destinata ad essere ingerita dall'uomo. Per tornare infine ad essere anidride carbonica, nel vento che soffia sui mari e sulle montagne, fino ad essere catturato nuovamente in un ciclo infinito. Come tutti i suoi gemelli oggi esistenti nell'universo, l'atomo di carbonio non si è del resto formato durante il Big Bang, dal quale vennero prodotti solo idrogeno, elio e litio, bensì dalle reazioni termonucleari di qualche stella, vera fucina stellare a una temperatura di miliardi di gradi. Citando in particolare il premio Nobel Svante Arrhenius, strenuo sostenitore dell'ottimismo positivista e autore della famosa equazione che metteva in relazione la costante di velocità con la variazione di temperatura, Persico affronta inevitabilmente anche le più attuali questioni relative al surriscaldamento terrestre, dovuto soprattutto all'aumento della concentrazione di carbonio nell'atmosfera: un'eventualità che potrebbe manifestarsi fra poche decine di anni, mettendo in difficoltà da un lato i sistemi naturali, probabilmente incapaci di adattarsi in un tempo così breve a nuove condizioni di vita, e dall'altro i Paesi del Terzo e Quarto Mondo, troppo poveri per investire in tecnologie che possano in qualche modo porvi rimedio. Sollecitato dalle domande del pubblico, Persico cita inoltre il possibile e probabile innalzamento del livello dei mari, con un conseguente arretramento delle coste per migliaia e migliaia di chilometri: un ammonimento per tutti, mondo scientifico e non solo, ad avere sempre più a cuore le sorti del nostro pianeta.

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